Pamela Giacomarro
Aveva compiuto 15 anni da poco più di un mese Leonardo Titone, il giovanissimo mazarese che nella serata di ieri ha perso la vita cadendo da un tetto di un ex stabilimento vitivinicolo in disuso, situato lungo il lungomare San Vito, nei pressi dell’hotel Mahara e del parco giochi della passeggiata Consagra.
“Forse un gioco pericoloso finito in tragedia”, si legge sulla pagina istituzionale del Comune. Un “gioco pericoloso” che non ha lasciato scampo al quindicenne. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Leonardo si trovava all’interno della struttura abbandonata, nonostante il divieto di accesso, insieme a un amico, Kwalil Sfari di tredici anni, di origini tunisine. I due, forse a causa del cedimento di un solaio, sono precipitati da un’altezza di circa dieci metri. Per Leonardo l’impatto è stato fatale: sarebbe morto praticamente sul colpo. L’altro ragazzo ha riportato gravi contusioni e una frattura alla gamba. Trasportato d’urgenza all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara, successivamente è stato trasferito all’ospedale pediatrico “Di Cristina” di Palermo. La prognosi rimane riservata.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi, allertati dagli amici dei due ragazzi che non vedendoli rientrare si sono preoccupati. In breve sono arrivati i vigili del fuoco, due ambulanze del 118, carabinieri, polizia di Stato e polizia municipale. L’area è stata subito messa in sicurezza per agevolare le operazioni di soccorso e rilievo.
A constatare il decesso è stato il medico legale Tommaso Lipari. Presente anche il sindaco Salvatore Quinci, l’assessore Vito Torrente e alcuni tecnici comunali. Scene di disperazione si sono verificate all’arrivo del padre di Leonardo, soccorso successivamente dal personale sanitario. La madre, Tanja Weckmann e la sorella Noemi si trovano attualmente in Germania.
Davanti all’ingresso del vecchio stabilimento si sono radunati, in lacrime, numerosi amici della vittima. Leonardo frequentava il terzo anno dell’Istituto scolastico “Luigi Pirandello”. “Tutta la comunità mazarese – ha dichiarato ieri sera il sindaco Quinci – si stringe al dolore immenso di questi genitori. Siamo sotto shock”. Tantissimi anche i messaggi di cordoglio arrivati tramite i social.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti. L’area, oggetto di sequestro da parte della Procura di Marsala, era stata chiusa da tempo e delimitata da recinzioni e cartelli di divieto. Tuttavia, la struttura risultava facilmente accessibile.
“Mazara del Vallo si è svegliata avvolta dal dolore – ha aggiunto il sindaco Quinci questa mattina – la nostra è una comunità sconvolta e senza parole davanti a una tragedia che ci lascia attoniti”. Anche il presidente del Consiglio comunale, Francesco Di Liberti, ha voluto esprimere il proprio cordoglio: “È un risveglio amaro per la nostra città. A nome mio e del Consiglio comunale porgo le più sentite condoglianze alla famiglia di Leonardo. Al ragazzo ferito auguriamo una pronta guarigione”.
Anche la mamma del giovane ha affidato il suo dolore ai social: “Non so come farò a sopravvivere a tutto questo. Leo era mio figlio, il mio bambino. Vorremmo andare in Sicilia il prima possibile. Sosteneteci e fate in modo che il funerale venga posticipato perché stiamo aspettando il passaporto per mia figlia. Abbiamo tanta paura e vogliamo salutarlo non solo sulla tomba. Il mio Leo amava la Sicilia e voglio che venga sepolto lì”. Poi un appello alle istituzioni e i proprietari del casolare: “Vi prego di aiutarmi a chiamare a rispondere delle loro azioni coloro che non hanno demolito queste case fatiscenti e che non le hanno adeguatamente protette. Potrebbe essere vostro figlio!”.