Rino Candia, trapanese, scrive una lettera aperta al Presidente Musumeci

Ill.mo Presidente
Nessuno oggi può prevedere il PIL 2020 del turismo italiano, in ogni caso l’unica speranza per la Sicilia è riuscire ad aggiudicarsi la più ampia fetta possibile (che già nel 2019 è stata appena il 4%). Per fare questo abbiamo una sola possibilità, battere le altre regioni italiane nell’unico campo di battaglia che conta per il turismo: il WEB. È nel web che maturano più del 70% delle scelte dei viaggiatori e si concretizzano ben oltre il 60% delle prenotazioni. La Sicilia deve semplicemente comparire nelle prime posizioni di GOOGLE quando un italiano o un europeo (si spera) digita nel campo di ricerca una qualunque frase contenga le parole “viaggio”, “vacanza” o similari. Il segreto è tutto qui, costa meno di quanto si possa immaginare e si può organizzare in un paio di settimane.

Invece nell’AVVISO CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE TURISMO SICILIANO 21 MAGGIO 2020, leggo dell’invito a presentare offerte rivolto a Tv, radio e periodici tutti rigorosamente locali. Poiché nessuna struttura ricettiva investe più da anni nei media tradizionali e men che meno in ambito locale, non capisco perché debba farlo la Regione Siciliana. Può dispiacere per le testate locali, ma a naso sarebbero ammesse quasi tutte e suddividendo il budget si tratterebbe comunque di cifre non sconvolgenti, insufficienti anche per un debito di riconoscenza.

Alla luce dei contenuti di suddetto avviso, ripeto rivolto a sole testate locali, qual è la strategia 2020 per il turismo regionale, convincere i Catanesi a passare le vacanze a Taormina ed i Trapanesi a passarle a San Vito Lo Capo o viceversa? Non penso che se Lei gestisse un albergo si pubblicizzerebbe nella radio della stessa città.

Senza puntare al mercato nazionale e possibilmente europeo, il comparto turistico siciliano (ed il relativo indotto) non ha ne un presente ne un futuro. I nostri interlocutori dovrebbero essere GOOGLE ADWORDS, AWIN, FACEBOOK ed altre aziende di questi livelli, d’altronde ogni anno spendiamo milioni, ci spalancherebbero le porte anche per molto meno e non hanno costi di agenti, concessionari o intermediari di altra natura.

Inutile precisare che il marketing turistico online è una cosa seria e complessa, che coinvolge diverse professionalità (sviluppatori, analisti dati, grafici, redattori, ottimizzatori, videomaker), non ci si può limitare ad aprire un sito web ed a comprare spazi, richiede studi approfonditi, analisi di scenari e della concorrenza, competenze SEM e SEO, conoscenze tecniche, procedure snelle per la navigabilità, strategie mirate di comunicazione.

Tutto questo può sembrare tanto, è invece il minimo se consideriamo che i nostri diretti competitors vanno dalla Romagna all’Egitto, passando da Malta e Tunisia. Insomma è un lavoro da pianificare e seguire nel tempo, non è sufficiente un’effimera campagna social. Sono certo che nella nostra regione si possano trovare figure all’altezza del compito, e non parlo certo per me che sono ormai prossimo ad un meritato riposo, ma di tanti giovani brillanti a cui potremmo evitare “la fuga”.

Mi rendo conto che è più semplice commissionare ad una agenzia grafica un modulo pubblicitario ed un banner e poi inviarli alle testate aggiudicatarie, per gli uffici regionali preposti questa è routine ormai da 50 anni, ma è sempre stato inefficace da 50 anni, figuriamoci quanto possa essere adeguato nella seconda decade del terzo millennio.

La invito pertanto per il bene della nostra Regione ad annullare l’avviso, clausola tra l’altro prevista, e a riformularne uno alternativo e più in linea con i tempi, che sia una sorta di Public Call per le energie fresche ed innovative. I benefici, anche di immagine, sarebbero sorprendenti.
La ringrazio per l’attenzione

Dr. Rino Candia – SENIOR WEB STRATEGIST

P.S. Nell’avviso vengono richiesti i dati AUDITEL soltanto ai media tradizionali, sarebbe stato opportuno richiedere i dati AUDIWEB alle testate online, altrimenti ciascuno può dichiarare quello che gli pare.