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Trapani Calcio, interviene Marino.

Dopo la dura nota dei dipendenti sugli stipendi parla il consigliere d’amministrazione.

Dopo che i dipendenti granata, in una nota inviata al Sindaco Tranchida, hanno lamentano il mancato pagamento degli stipendi da gennaio, il Consigliere d’Amministrazione, con delega alla comunicazione ed alle relazioni esterne Massimo Marino, ha rilasciato una intervista alla testata on line Tvio facendo il punto sulla situazione societaria attuale. Il membro del CDA dice “che forse è il caso, adesso, che si faccia chiarezza” ricordando che “assieme al Presidente Pace è entrato nel board lo scorso gennaio, perchè reputa la proprietà solida con un brand internazionale riconosciuto – Terravision – e conti societari che i consulenti e sindaci rassicuravano essere “sotto controllo”. Soprattutto, con una inversione di tendenza rispetto al recente passato targato Fm Service. Mettendoci la faccia ben consapevole che avesse tanto da perdere ed assai poco “da guadagnare”. Nei primi mesi – continua Marino – ho visto versare centinaia di migliaia di euro da parte del socio unico per adempiere alle scadenze federali. Ad ogni modo, neanche il tempo della ripresa del campionato che a febbraio, in Lombardia, core business del socio unico, “scoppia” il Coronavirus scatenando una crisi nel Paese, ed in particolare nei trasporti, senza precedenti che ha praticamente azzerato i fatturati di Alivision.” Il consigliere del Trapani Calcio “resta convinto che senza di essa non ci sarebbe stato non solo “un futuro” ma neanche “un passato”. Rimarcando che “avrebbe voluto vedere CHI, sul territorio, avrebbe uscito un milione e mezzo di euro in pochi mesi per il sostentamento del club fra i cadetti. Ad ogni modo, – sottolinea l’editore – ciò non vuol certamente dire che Alivision “possa vivere di rendita” o, comunque, “lavarsi le mani” della situazione attuale.” Nell’intervista, il consigliere granata risponde anche indirettamente ai dipendenti che nella nota lamentavano “del silenzio totale del Consiglio d’Amministrazione”. Sul punto Marino risponde che “senza alcuna vena polemica e fermo restando le loro giuste rimostranze, che il CDA in questi mesi, ognuno per le sue deleghe, ha continuato a lavorare – TUTTI gratuitamente è bene ricordare ogni tanto…- anche per incontrare istituzioni, sponsor ed istituti bancari locali cercando di “sensibilizzarli alla causa granata”. Con amarezza, spiace dirlo, – continua – tranne il Sindaco Tranchida che è stato “realmente vicino” al club, il più delle volte si è riscontrato disinteresse, spesso pretestuoso. Adesso, Marino chiede che Alivision faccia ancora una volta la sua parte, con un ultimo sforzo in vista del finale di stagione. Con la speranza che anche il territorio sia più presente verso una realtà, il Trapani Calcio, che non può certamente gravare esclusivamente sulle spalle della proprietà, dei suoi amministratori o, peggio ancora, sui suoi dipendenti.” Infine, il consigliere riponde su Fm Service e sulla ripresa dei campionati: “Sulla prima preferisco “che parlino” i Tribunali. In questi giorni, Roma e Trapani dovranno pronunciarsi su due vicende importanti (ricorso ex art. 700 e reclamo sulle fidejussioni ndr) ed è corretto attendere le decisioni dei giudici. Per quanto riguarda la ripresa dei campionati, credo che sia più facile azzeccare un terno a lotto. Di certo, l’ipotesi in campo (ultimazione dei campionati a porte chiuse fino a tutto agosto ndr) appare quanto meno surreale ancor prima che di difficile attuazione fra i cadetti visti i protocolli sanitari giustamente richiesti dal Governo.”

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