Dopo l’intervento ai nostri microfoni, ieri, del Presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti – che sostanzialmente chiedeva di rispettare il cronoprogramma previsto – arriva la nota dell’amministratore della Marinedì, Renato Marconi, società aggiudicatrice del bando predisposto a suo tempo dalla Capitaneria di Porto di Trapani sull’ex CNT.

“A seguito dell’approvazione del progetto esecutivo per il completamento della ristrutturazione del cantiere nautico di Trapani, avvenuto una ventina di giorni fa, – scrive la società romana – abbiamo avviato tutte quelle attività propedeutiche all’inizio dei lavori, così come previsto dal programma di concessione. In particolare, abbiamo costituito la società di scopo denominata Base Nautica Trapani, che sarà l’affidataria della concessione” sottolineando come “la società sia stata già fornita degli adeguati strumenti e provviste finanziarie“.

“Le prime attività successive alla messa in sicurezza del cantiere, a suo tempo effettuata, saranno la prevista demolizione di alcuni capannoni fatiscenti, la bonifica dei rifiuti al tempo stoccati all’interno dei medesimi, la sistemazione dei nuovi piazzali con i relativi impianti, la ristrutturazione dell’edificio per servizi ed uffici. Queste attività, – continua l’Ingegnere Marconi – organizzate e pianificate nei primi giorni di maggio, inizieranno a giugno e si concluderanno a novembre prossimo. Nei sei mesi successivi saranno completate anche le altre opere previste“.

“Attendiamo con ansia la liberazione delle banchine e del molo, attualmente impegnate dall’ormeggio della nave sequestrata Iuventa, e ingombrate da massi naturali e dal pontone di proprietà dell’impresa Adormare. Come accade ovunque in Italia, dalla Sicilia al Friuli – conclude con un pizzico di amarezza e ma altrettanto realismo la nota – le pratiche burocratiche propedeutiche all’avvio dei lavori nelle aree demaniali marittime impegnano tempi lunghissimi e così si è verificato anche a Trapani. Ma ora siamo arrivati al termine di questa procedura e contiamo pertanto di avviare al più presto quanto previsto dagli impegni concessori”.

Insomma, per la Marinedì i trapanesi si renderanno presto conto che il futuro dell’ex CNT è assicurato con una previsione di impatto economico notevole. Adesso non resta che attendere i lavori.