Doppia assoluzione per Enrico Rizzi

Una lunga battaglia legale si è conclusa con una doppia vittoria per l’attivista per i diritti degli animali, Enrico Rizzi, assolto in due distinti processi che lo vedevano imputato per violazione della privacy e diffamazione aggravata. Ieri, dopo anni di udienze, sentenze e appelli, sono arrivate le pronunce definitive: “Il fatto non costituisce reato” per il processo di Trapani e “il fatto non sussiste” per quello davanti alla Corte d’Appello di Palermo.

Il primo processo, svoltosi presso il Tribunale di Trapani, riguardava una presunta violazione della privacy nei confronti di una donna. Il secondo, ben più delicato, lo vedeva imputato per diffamazione aggravata ai danni di Fabio Rotolo, veterinario dell’Asp di Trapani. Al centro della vicenda, alcune critiche – definite dallo stesso imputato “forse forti” – rivolte al medico durante un intervento su due cani randagi, uno dei quali purtroppo non sopravvisse.

Mentre il tribunale di primo grado lo aveva condannato a una multa e a un risarcimento, la Corte d’Appello ha completamente ribaltato il verdetto: assoluzione piena. Una decisione che arriva dopo quasi sei anni di battaglie giudiziarie, tra sacrifici economici e personali.

«Tiro un sospiro di sollievo – ha dichiarato Enrico Rizzi – ma sono stanco di dover sottrarre tempo e risorse alla mia famiglia per difendermi da accuse assurde. Chiedo solo rispetto e giustizia per gli animali, soprattutto da chi ha il dovere professionale e morale di proteggerli».

Fondamentale, nel percorso difensivo, il lavoro dell’avvocato Alessio Cugini Borgese.