Si svolgerà lunedì 29 giugno l’Assemblea degli oltre 4 mila soci della Bcc Don Rizzo, senza la presenza fisica dei soci, rappresentati da un “rappresentante designato”. La Banca Don Rizzo porta in assemblea un bilancio con tutti i fondamentali in ordine: impieghi e raccolta in crescita, rispettivamente del 7% e del 3,7%, i crediti deteriorati ulteriormente contenuti al 2,92% (erano il 3,53% nel 2018), l’utile netto 3,4 milioni di euro (1,7 milioni nel 2018). La conferma del percorso di risanamento trova riscontro nel patrimonio netto che si attesta a 51,6 milioni, mentre i fondi propri di vigilanza si attestano a 52,3 milioni di euro (46,2 milioni di euro a fine 2018) assicurando ampi margini rispetto ai requisiti richiesti dalle Autorità di vigilanza e dalla capogruppo e consentendo alla Banca di sostenere nei momenti difficili del “lock –down” famiglie ed imprese del territorio. Forte l’impegno per sostenere il territorio nell’emergenza covid. La banca ha sospeso 1.700 posizioni, tra mutui e crediti da esigere per 95 milioni di euro ed ha accordato mille nuovi finanziamenti per un valore di 30 milioni di euro. Quello del 2019 è il primo esercizio da quando l’istituto alcamese è entrato nel Gruppo bancario Iccrea. Il bilancio che sarà sottoposto ai soci fotografa un istituto sano, con tutti i principali indicatori in equilibrio, in grado di affrontare le sfide di un presente e di un futuro, a breve, sicuramente non facile. I risultati conseguiti nel primo trimestre 2020 lo confermano. È stato chiuso con un utile di circa 800 mila euro nonostante la peggiore crisi congiunturale degli ultimi 70 anni. I vertici della banca ritengono di avere assolto al compito fondamentale di sostegno a famiglie ed imprese del territorio, come è del resto nello statuto fondativo della banca che nasce come istituto di mutuo soccorso.