di Federico Tarantino
Fuochi e fiamme poco prima della partita fra Trapani e Pordenone. Pino Pace ha rinunciato momentaneamente alla nomina di presidente del Trapani Calcio a lui proposta nei giorni scorsi da Alivision. Pace non è il solo a rinunciare all’incarico, oltre a lui passo indietro anche del consigliere delegato all’area sportiva Paolo Giuliano. I due inoltre non hanno preso parte alla riunione e nemmeno erano presenti allo stadio Provinciale per vedere la vittoria dei granata. La gestione sportiva è stata intanto assegnata a Lorenzo Petroni, rientrato nell’organigramma societario dopo aver ricoperto l’incarico di amministratore delegato da giugno a novembre. Scelte di Pino Pace e Paolo Giuliano che hanno portato anche alla riserva di Massimo Marino, delegato alla comunicazione e alle relazioni esterne. Appare chiaro che all’interno del Trapani Calcio ci sia più di un problema. Discussioni interne che riprenderanno martedì, all’indomani dell’incontro con il Cosenza, con la riunione dell’assemblea dei soci e del Consiglio d’Amministrazione. Lì verranno nuovamente discusse le posizioni di Pace, Giuliano e Marino. Le parti auspicano un rientro nella normalità, sconosciuta da troppo tempo per i tifosi e appassionati granata. Per capire quanto accaduto ieri pomeriggio, però, occorre fare dei passi indietro nel tempo. Il CdA che vedeva presidente Pino Pace aveva un incarico con scadenza fissata per l’approvazione del bilancio. Approvazione avvenuta dall’assemblea dei soci nel corso delle scorse settimane. Mercoledì, Alivison ha presentato le proprie nomine al precedente Consiglio d’Amministrazione formato da Pino Pace, Paolo Giuliano, Massimo Marino, Carlo Medaglia, Luigi Foffo, Monica Pretti a cui si aggiungeva anche Lorenzo Petroni. Medaglia, Foffo, Pretti e Petroni jr hanno già accettato la nomina, mentre restano da definire quelle di Pace, Giuliano e Marino. Martedì sarà la giornata decisiva per capire il futuro del Trapani Calcio con l’accettazione o la rinuncia definitiva dei tre membri del CdA granata. Come annunciato nei giorni scorsi, ha rinunciato anche il commercialista Salvatore Castiglione che doveva prendere il posto dell’avvocato Pietro Bruno in seno al collegio sindacale.