di Mario Torrente
Individuato il tracciato dell’antico corso d’acqua tombato decenni addietro. Si avvia a conclusione lo studio per mettere in sicurezza Trapani dal rischio allagamenti.
Si avvia verso la definizione lo studio, commissionato dall’amministrazione comunale alla società Technital, propedeutico alla messa in sicurezza del centro urbano di Trapani in caso di abbondanti piogge. L’ingegnere Simone Venturini proprio in questi giorni ha fatto degli ultimi sopralluoghi a Trapani, dopo quelli eseguiti nei mesi scorsi, in vista della presentazione dello studio che punta a definire gli interventi necessari per mettere in sicurezza il centro urbano dal rischio allagamenti in caso di abbondanti piogge. E nell’ambito delle attività svolte in questi mesi è stato anche individuato l’antico tracciato del Canale Scalabrino. Ma c’è di più. Il Comune ha eseguito degli scavi, ritrovando lo storico canale che convogliava buona parte delle acque piovane scaricandole poi in mare nella zona del porto.
Gli scavi si trovano in via Virgilio, davanti la chiesa della Madonna di Lourdes e nell’area verde limitrofa. E aprendo è stata trovata dell’acqua ma anche il bordo del canale, che partiva pressapoco dalla zona della via Marconi, per dirigersi verso quelle che sonno sono via Canale Scalabrino, viale Regione Siciliana, via Marsale, passare da sotto i binari della ferrovia e la via Virgilio ed entrare nell’area della ex salina Collegio per poi sfociare in mare nell’insenatura del porto di Trapani. Un itinerario che è stato studiato e documentato carte alla mano. E adesso ci sono anche gli scavi che confermano tutto.