Quanto accaduto ieri sera nell’aula consiliare del Comune di Trapani ha suscitato amarezza e polemiche. La seduta straordinaria del consiglio comunale, convocata per discutere della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, non si è potuta svolgere a causa dell’assenza dei consiglieri di centrodestra e opposizione, facendo mancare il numero legale.
A intervenire è stato il deputato regionale trapanese Dario Safina, che ha parlato di “un’occasione persa per avviare un confronto maturo su un tema di rilevanza internazionale e dal forte valore simbolico”. Safina ha ricordato che solo due giorni fa, all’ARS, tutte le forze politiche – centrodestra compreso – avevano approvato una mozione del Partito Democratico a favore del cessate il fuoco, degli aiuti umanitari e del principio “Due Popoli, Due Stati”.
“In un momento così delicato sul piano internazionale – ha dichiarato il deputato regionale del PD – anche un consiglio comunale può lanciare un messaggio importante. Spero che ci sia ancora spazio per il dialogo.”
Dura la presa di posizione anche da parte della rete di partiti e associazioni promotrici dell’ordine del giorno, che parlano di “scelta politica gravissima” da parte dei consiglieri assenti. “Hanno negato alla città – dicono – un momento di confronto civile, proprio mentre a Gaza si consuma una tragedia umanitaria senza precedenti.”
A sostenere la protesta, anche i numeri della mobilitazione: lo scorso 20 giugno quasi mille cittadini avevano sfilato per le vie di Trapani per chiedere pace, giustizia e il riconoscimento dello Stato di Palestina. In quell’occasione sono state raccolte 748 firme.
Dal canto loro, i consiglieri di opposizione, pur condividendo la necessità di un impegno per la pace e il rispetto dei diritti umani, denunciano la gestione unilaterale della maggioranza nella convocazione della seduta. “Serve – affermano – un confronto serio, plurale e responsabile, non una passerella.”
“Siamo favorevoli al riconoscimento dello Stato di Palestina e alla coesistenza pacifica con Israele. Ma il dibattito deve avvenire in modo trasparente e condiviso.” Il confronto, per ora, resta sospeso. Ma il tema è troppo importante per essere ignorato. Lo dice la politica, lo gridano le piazze, lo chiede la coscienza collettiva. Stasera il consiglio comunale torna a riunirsi per affrontare nuovamente la questione. L’opposizione fa sapere che serviranno i numeri della maggioranza per garantire lo svolgimento della seduta consiliare. Qualora così non fosse, inevitabilmente andranno fatti altri ragionamenti non limitandosi a dire che che è colpa della minoranza