TGR, SkyTg24, RAI2, RaiNews, National Geographic…, i network nazionali hanno prestato grande attenzione all’iniziativa promossa dalla Solemar Eventi presieduta da Cettina Spataro. Una marettimara doc che assieme ad un gruppo di amici – ad iniziare dalla sua vulcanica vice presidente Gabriella Carlucci, all’imprenditore Toto Vento e tantissimi giovani isolani – ha messo su un festival del cinema di prim’ordine.

Ancor più nella considerazione che fosse appena la seconda edizione e si svolgesse in una location certamente non facile a differenza, ad esempio, per restare a queste latitudini…, del Festival del Cinema Italiano di San Vito Lo Capo che nonostante il pieno e lungimirante appoggio dell’amministrazione ed una logistica infinitamente assai più favorevole non è stato oggettivamente un successo per l’organizzazione romana che lo gestisce; come pubblico e come “appeal” sul territorio.

Una manifestazione, dunque, quella di Marettimo,che ha grandi potenzialità e che può davvero diventare un fiore all’occhiello della Sicilia. Certo, l’isola ha i suoi limiti infrastrutturali e ricettivi, ma questi stessi limiti possono diventare, paradossalmente, un valore aggiunto (sempre che non ci si imbatta in qualche pseudo-star magari anche mal sobillata) per un festival che deve riscoprire i valori della riflessione e del pensiero – così come suggerito durante uno dei suoi interventi dal Maestro Michele Placido – anziché quelli del consumismo e del “comodismo” sfrenato.

Va da sé che il privato, tramite concreta vicinanza all’evento – come fatto da Unipol e Liberty Lines che hanno messo a disposizione la logistica per i transiti necessari alla manifestazione, solo per citarne due -, così come il pubblico patrocinandole generosamente per quanto possibile e presenziando nei momenti più significativi del Festival.

Su quest’ultimo aspetto, a mio avviso, il sindaco Forgione ha perso un ottima occasione per invertire la tendenza sul versante “eventi estivi”. È vero, ha dato un contributo al Marettimo Film Fest; martedì, il primo giorno – tuttavia praticamente deserto “del mondo” di Cinecittà – ha fatto un salto sull’isola e sabato ha inviato l’assessore Sammartano per consegnare un premio, ma oggettivamente sembra un po’ pochino per un appuntamento del genere.

A maggior ragione dopo che il primo cittadino favignanese ha perso praticamente un intero cartellone estivo rispetto alla tanto bistrattata amministrazione Pagoto. Dopo la figuraccia con Oliver Stone e la cancellazione del Festival Florio, turisti e cittadini hanno visto perdere via via, infatti, le rassegne di Giacomo Pilati ed Alberto Stabile, il cinema della Cava Sant’Anna ed il “Festival dei Rossi” che ha pensato bene di trasferirsi a Marsala. Praticamente, tolto il Santo Patrono, l’intero cartellone estivo.

Magari alcune di queste inziative quest’anno non avranno neanche tentato di confrontarsi con Forgione, ad altri, invece, è stato detto letteralmente che non fosse “priorità di questa amministrazione…”, ma poco cambia; il Sindaco avrebbe dovuto sentire il dovere di fare gli onori di casa nel week end finale ed essere fisicamente vicino alla manifestazione per lo sforzo di tanti uomini, donne e ragazzi che si sono impegnati, da mesi, “anima&sangue” per la miglior riuscita di un evento che ha portato uno straordinario ritorno di immagine al suo territorio. Non sì è vicini ad un evento di questa portata svolgendo il tuo compitino e rilasciando l’intervista di routine alla “troupe personale” per la paginetta social del Comune. Insomma, speriamo che lui, così come le istituzioni a tutti i livelli – ad iniziare dalla Regione Siciliana – non voltino le spalle ad un gruppo di persone – economicamente disinteressate che vivono del proprio ogni giorno… – che ha fortemente voluto questo successo chiamato Marettimo Italian Film Fest.

Massimo Marino – Presidente di Telesud

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