Dopo il successo dell’anno scorso, con la mega tavolata multietnica in corso Vittorio Emanuele, quest’anno si ripete l’esperienza di “Un Mediterraneo di pace”. Non più a Trapani ma a San Vito Lo Capo, patria del festival internazionale del couscous, quindi location già matura per parlare di integrazione e accoglienza.
L’iniziativa, infatti, ha ottenuto il patrocinio del Comune di San Vito Lo Capo, e dopo essere stata avviata da un gruppo di amici con sensibilità comuni s’e presto allargata fino ad abbracciare tantissime realtà tra enti, diocesi, associazioni, circoli e realtà associative di vario genere, chef, istituti scolastici, testate giornalistiche, professionisti della ristorazione, del turismo e dell’accoglienza, uniti sotto il motto “Ciò che la paura divide, la cultura unisce”.
Si parlerà di “cura della casa comune” e di come le migrazioni siano “dipendenti” dai cambiamenti climatici. Il tema ambientale è stato il protagonista assoluto degli ultimi mesi di confronto sui media, diventando argomento di discussione e di preoccupazione.
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