La Cisl Palermo-Trapani ricorda Libero Grassi.
L’imprenditore, nato a Catania ma trasferitosi a Palermo ad otto anni, fu ucciso da Cosa Nostra il 29 agosto del 1991.
Fu uno dei pochi imprenditori, in quella Palermo di inizio anni Novanta, ad opporsi alle richieste di racket della mafia.
Ma non solo.
Libero Grassi, infatti, ebbe il coraggio di gridare il suo no a gran voce e con grande esposizione mediatica. E poi collaborò con la polizia per individuare gli estorsori, arrestati il 19 marzo del 1991.
Il coraggio di Libero Grassi non passò inosservato. Un mese dopo la morte, lo ricordarono, ad esempio, i giornalisti e conduttori Maurizio Costanzo e Michele Santoro.
I due, infatti, condussero una lunga trasmissione a reti unificate su Rai 3 e Canale 5, dedicata proprio all’imprenditore. Durante quella puntata, in studio c’era anche il giudice Giovanni Falcone, ucciso poco meno di un anno dopo.
A distanza di quasi trentatré anni, anche la Cisl Palermo-Trapani ricorda Libero con una breve nota a firma del segretario generale Leonardo La Piana.
«Trentatré anni dopo la morte di Grassi il tessuto economico e commerciale della nostra città, seppur con atti di coraggio di alcuni imprenditori e commercianti, non può ancora dirsi ‘Libero’ dai condizionamenti e dall’oppressione mafiosa che limita lo sviluppo. Per questo ricordare chi disse No al racket, serve a portare avanti la memoria di chi ha segnato davvero la storia dell’antimafia.
La sua forza e il suo coraggio sono fonte di grande fonte di ispirazione per tutti , soprattutto quei commercianti e imprenditori che come Grassi hanno avuto il coraggio di ribellarsi al racket, a volte pur sentendosi ‘soli’.
Ma non è ancora abbastanza, bisogna unire le forze perché solo insieme si può imprimere maggiore forza all’azione antimafia, ogni No alla criminalità organizzata è un passo per la diffusione della legalità e dello sviluppo”».