Le tre domande della domenica a…

Risponde la dottoressa Tiziana Orlando, nutrizionista, sulle abitudini alimentari e i rapporti dei bambini con il cibo

1) Modellamento del Comportamento Alimentare.
I bambini osservano e imitano le abitudini dei genitori e degli adulti di riferimento. Se in famiglia si consuma una varietà di alimenti, inclusi frutta, verdura e cibi non processati, i bambini tendono a sviluppare preferenze simili. Al contrario, un ambiente alimentare dominato da junk food e bibite zuccherate può condurre a una preferenza per questi alimenti e a un rischio maggiore di obesità infantile. E’ quindi colpa degli adulti se oggi annoveriamo sempre più bambini con problemi alimentari?

È vero che le abitudini alimentari dei bambini sono influenzate dall’ambiente familiare. I bambini tendono a replicare le scelte alimentari dei genitori, sia in positivo che in negativo.

Tuttavia, non possiamo attribuire la “colpa” solo agli adulti, poiché si tratta di una questione multifattoriale. Fattori socioeconomici, culturali e l’accesso a cibi sani giocano un ruolo significativo. Gli adulti possono contribuire a ridurre uno di questi fattori creando un ambiente alimentare sano e educando i bambini a un rapporto positivo.

2) Ruolo dell’Educazione Alimentare
In molte famiglie, l’educazione alimentare è limitata o trascurata. Cosa suggerisce?

L’educazione alimentare è fondamentale per promuovere abitudini sane nei bambini. Alcune strategie che suggerisco sono:

1.  Coinvolgimento nella preparazione dei pasti e nella spesa: Far partecipare i bambini nella cucina e portarli a fare la spesa può aumentare il loro interesse per cibi sani e insegnare loro le basi della nutrizione.
2.  Modellamento di comportamenti positivi (argomento affrontato alla prima domanda): Gli adulti dovrebbero mangiare insieme ai bambini, mostrando entusiasmo per una dieta varia e sana.
3.  Accessibilità e divertimento: Rendere i cibi sani facilmente accessibili e presentarli in modo creativo può incentivare scelte migliori. Ad esempio, ribattezzare una macedonia di frutta come “arcobaleno di sapori” può renderla più allettante.
4.  Promozione di attività fisica: Collegare una dieta sana a uno stile di vita attivo è fondamentale. Non si intende solo praticare sport, ma anche mantenere i bambini attivi nelle attività quotidiane, come andare a fare la spesa a piedi o usare le scale invece degli ascensori.
5.  Non demonizzare nessun cibo: È importante non considerare alcun cibo come “cattivo”. Demonizzare determinati alimenti può portare a un rapporto malsano con il cibo, generando sensi di colpa o desideri eccessivi. Insegnare ai bambini che tutti i cibi possono far parte di una dieta equilibrata li aiuta a sviluppare un approccio più sereno e consapevole verso il cibo.

Infine, è importante non scoraggiarsi di fronte ai primi rifiuti. Riproponete spesso il cibo, poiché i gusti cambiano nel tempo. Implementare queste strategie può migliorare la consapevolezza e l’apprezzamento del cibo sano nei più giovani.

3) Cellulari, smartphone o altri device tecnologici…
Non è difficile vedere famiglie al ristorante che, per fare stare tranquilli i loro bambini, danno loro cellulari e quant’altro. Abitudine che, spesso, si ripete anche fra le mura domestiche. Cosa ci dice in merito?


E’ importante riconoscere che sebbene possa capitare di usare dispositivi per intrattenere i bambini, questo dovrebbe rimanere un’eccezione. L’uso regolare dei dispositivi durante i pasti può compromettere la consapevolezza del cibo e la qualità delle interazioni familiari. I genitori, già sotto pressione, potrebbero sentirsi portati a cercare soluzioni rapide, ma è fondamentale fare uno sforzo per limitare la tecnologia e valorizzare i momenti di condivisione.

Quando si va al ristorante, alcuni suggerimenti pratici includono scegliere locali con spazi esterni o aree giochi per intrattenere i bambini, portare con sé un quaderno e dei colori per stimolare la loro creatività, e coinvolgerli nella scelta del menu. Queste attività possono rendere l’esperienza più piacevole e promuovere interazioni significative, contribuendo a sviluppare un rapporto sano con il cibo e rafforzare i legami familiari. La chiave sta nell’equilibrio: riservare l’uso dei dispositivi solo a situazioni eccezionali per garantire che i pasti rimangano un momento di connessione autentica.