Omicidio Martino, in attesa dell’autopsia

Bocche ancora cucite alla Procura e al Comando Provinciale dei Carabinieri

di Luigi Todaro

Il puzzle è ancora intricato, ma la pista privilegiata dai carabinieri, chiamati a far luce sull’omicidio di Salvatore Martino di 37 anni, è quella della droga, anche alla luce del passato della vittima che nel febbraio del 2020 venne arrestato proprio per droga. Frattanto, si attende il risultato dell’autopsia disposta per oggi. Dall’ispezione cadaverica, eseguita dal medico legale, era emerso che il 37enne era stato massacrato di botte e il decesso risalirebbe tra le 5 e le 11 del giorno di Santo Stefano. Una punizione per uno sgarro commesso?


Bocche cucite alla Procura e al comando provinciale dei carabinieri di Trapani. L’unica certezza, almeno per il momento, è che la sera di Natale Salvatore Martino ha cenato a casa dei genitori. Poi è andato via perch* qualcuno – non ancora identificato – è andato a prelevarlo. Su chi fosse o chi fossero, i genitori non hanno saputo fornire spiegazioni.
A ritrovare il figlio ormai privo di vita, nel casolare dove viveva con i suoi cani, è stato il padre. Lo ha chiamato più volte al telefonino e non ottenendo alcuna risposta è andato a cercarlo, facendo la macabra scoperta. Ma non è ancora chiaro se Salvatore Martino sia stato assassinato lì, o se, invece, il delitto è stato commesso altrove e il cadavere lasciato poi nelle campagne ericine.