Frode fiscale: annullata l’interdittiva per l’azienda Lecofer

Hanno riaperto i battenti le aziende alcamesi coinvolte in un’inchiesta della Guardia di Finanza, che aveva portato, dieci giorni fa, all’arresto di Gianfranco Milotta e Salvatore Città. Il collegio difensivo del gruppo Milotta ha ottenuto l’annullamento dell’interdittiva per la Lecofer che ha ripreso regolarmente l’attività.

L’inchiesta riguarda una vasta rete di fatture emesse per operazioni inesistenti coinvolgendo aziende e imprenditori in diverse regioni d’Italia, tra cui Verona, Brescia e Pordenone. Sono emerse pratiche di emissione di fatture false attraverso società cartiere, appositamente create per questo scopo, situate in diverse parti della Sicilia e in altre regioni del Paese, inclusi Alcamo, Castellammare del Golfo, Partinico e Carini. Gianfranco Milotta e Salvatore Città, secondo gli inquirenti, avrebbero individuato con leggerezza alcuni prestanome poco credibili, tra cui un barbone senza fissa dimora, un operaio e un disoccupato, facendo di loro il fulcro degli imbrogli fiscali.

Gli indagati, in totale ventiquattro, tra persone fisiche e giuridiche, sono accusati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false, emissione di fatture false, occultamento e distruzione di documenti contabili, autoriciclaggio, omessa dichiarazione, indebita compensazione e omesso versamento.