Venti giornate già in archivio e il Trapani occupa la decima posizione in classifica con 28 punti. 7 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte, con la capolista Benevento che dista 12 lunghezze. Numeri non confortanti rispetto a quelle che erano le ambizioni prima del via del campionato di Serie C. I due cambi di allenatore e il cambio del direttore sportivo in corso d’opera sono la prova di come qualcosa non abbia funzionato a dovere e nelle scorse ore, anche il presidente Antonini ha voluto esprimere una riflessione sul suo account personale X. “Ho commesso degli errori di superficialità molto importanti” evidenzia il numero uno granata. “La società andava dotata di gente con esperienza di categoria”, questo il primo punto trattato. L’elenco continua soffermandosi sul blocco squadra dello scorso anno “rimarrà per sempre nel mio cuore. È vero che giocano tutti in Serie D tranne pochissimi casi, ma 2/3 di loro potevano certamente essere utili per trasmettere l’amore per i colori”. Nel terzo punto, Antonini si sofferma sul nuovo direttore sportivo: “la fortuna ha voluto che Peppino Pavone aveva deciso di smettere di lavorare a Messina dove si sentiva in una società senza aspirazione e appena dimessosi ho preso l’occasione al volo e l’ho convinto a venire da noi”.
“La panchina l’ho affidata a un uomo, prima che allenatore, di grande levatura”, continua Antonini nel quarto punto. “Mi ha conquistato per la sua semplicità e risolutezza al tempo stesso; sono sicurissimo che scelta migliore non potesse esserci”. Nel pensiero successivo, il presidente ha parlato anche di calciomercato: “Finalmente sta per arrivare gennaio, dobbiamo cambiare alcuni elementi e prenderne altri più funzionali al gioco di mister Eziolino; sappiamo dove andare a definire e lo faremo dal 27 in poi; vogliamo i nuovi pronti il prima possibile per dare una mano ai leader già in squadra”. Punto numero 6, gli obiettivi: “Se non sarà il primo posto, come oggi può sembrare, faremo di tutto per vincere prima la Coppa Italia e poi i playoff, la determinazione di andare in Serie B è troppo forte”. In conclusione, il presidente del Trapani ha lanciato un appello ai tifosi nel suo punto numero 7: “Sono un po’ deluso dai numeri delle ultime partite in casa su biglietti venduti nonostante prezzi scontatissimi; speravo in almeno mille persone in più a partita. La gente deve capire che senza il tifoso, il giocatore rende il 20 o 30% in meno. Abbiamo bisogno di voi”.
Francesco Torrente
