Oggi è stata rigettata dal giudice monocratico Giusy Montericcio la richiesta di proscioglimento avanzata dal sostituto procuratore Piscitello nei confronti di Maria Angioni. Il giudice ha ritenuto che le dichiarazioni rese spontaneamente a inizio udienza, infatti, non possono considerarsi ritrattazione.
La Angioni aveva denunciato una serie di falle nell’indagine sulla scomparsa della piccola Denise. I tre fatti contestati all’imputata, secondo il sostituto procuratore Roberto Piscitello sono stati sostanzialmente ritrattati, anche se la stessa Angioni ha spiegato di aver “precisato” e non ritrattato. Leggendo una lunga memoria la ex pm che indagò sulla bambina scomparsa ha affermato che se quando fu ascoltata in procura lo scorso maggio avesse avuto a disposizione i documenti dell’inchiesta avrebbe detto cose diverse. Per il giudice, comunque, la Angioni non ha ritirato le sue accuse per cui il proscioglimento non è ipotizzabile.
L’ex pm al termine dell’udienza si è detta soddisfatta, perché attraverso il processo si potrà portare avanti la battaglia di verità sulla scomparsa della piccola Denise e capire quali sono stati i problemi nelle indagini. La prossima udienza è stata fissata per il 14 febbraio alle ore 15.
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