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Mafia, le tante identità del boss

Non soltanto Andrea Bonafede. Matteo Messina Denaro, imprendibile fino a pochi giorni fa, aveva tante altre identità. Fasulle. La scoperta l’hanno fatta gli investigatori che nel covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, tra i documenti del capomafia hanno anche rinvenuto carte d’identità con nomi e dati di persone reali.

Da accertare ancora se i documenti siano stati contraffatti dallo stesso boss o se qualcuno glieli abbia forniti già precompilati e lui abbia soltanto apposto la sua foto.
Prima di assumere l’identità del geometra Andrea Bonafede, Matteo Messina Denaro utilizzava, a partire almeno dal 2020, quando venne operato di cancro all’ospedale di Mazara del Vallo, altre carte di identità E con le generalità di altri favoreggiatori avrebbe viaggiato e concluso affari. Piste che gli inquirenti, stanno cercando ora di approfondire.

Non si cercano solo i fiancheggiatori, ma anche la sorgente del fiume di soldi di cui disponeva Matteo Messina Denaro. Soldi che arrivavano, in particolare, dalle scommesse come emerso da indagini passate. Frattanto, i carabinieri del Ros stanno continuando a passare al setaccio tutti i covi di Campobello. Il primo, individuato in via Cb31, è una casa come tante altre. Quadri alle pareti, una scarpiera piena di calzature costose, una stanza con l’asse da stiro e un panca per gli esercizi fisici, un salotto con Tv e libri.


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