di Luigi Todaro
Come tutte le mattine, Aurora, 9 anni, era uscita di casa, zainetto sulle spalle, alle otto per andare a scuola. Oggi, però, non è arrivata a destinazione. Un incidente stradale ha spezzato la sua vita.
Assieme alla sua famiglia, Aurora viveva in campagna, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Il padre è un carabiniere in servizio a Gela.
In auto, Aurora si era seduta accanto alla mamma. Sul sedile posteriore, invece, i suoi fratellini di 6 e 4 anni. La tragedia, in agguato, si materializza lungo la Provinciale 11 che conduce al centro abitato. La donna, 36 anni, a causa dell’asfalto reso viscido dall’umidità, perde il controllo della Fiat Panda. Il mezzo finisce fuori strada e si schianta contro un muro. La bimba sbatte con violenza la testa nell’abitacolo che diventa un ammasso di ferraglia. Quando giungono i soccorritori, operatori del 118 e vigili del fuoco, capiscono subito che le sue condizioni sono gravissime. Aurora è in coma. L’Elisoccorso, però, non può intervenire a causa della nebbia. La piccola viene così trasportata in ambulanza al Vittorio Emanuele di Gela. Una corsa tanto disperata quanto inutile. La bimba muore poco dopo.
In ospedale è finita anche la mamma che nel pomeriggio è stata trasferita a Palermo dove è stata sottoposta ad un intervento urgente alla colonna vertebrale. La donna infatti non riusciva più a muovere bene gli arti. Anche gli altri due bambini sono rimasti feriti. Le loro condizioni, tuttavia non desterebbero preoccupazione. Il sindaco di Niscemi
Massimiliano Conti è andato a trovarli in ospedale: “Li ho abbracciati, erano ancora traumatizzati. Conoscevo la bambina deceduta, anche perché faceva ginnastica artistica con mia figlia e sono profondamente addolorato. Ancora non riesco a credere che possa essere accaduto. Per il giorno del funerale – conclude il primo cittadino – proclamerò il lutto cittadino”.
La dinamica dell’incidente ora è al vaglio della polizia.