È scontro tra i sindaci di Trapani e Palermo Giacomo Tranchida e Leoluca Orlando. Lo strappo si è consumato in occasione del convegno sull’Area Vasta tenuto a Marsala.
Il nodo del contendere è la creazione di un polo aeroportuale della Sicilia occidentale che metta in rete il “Falcone Borsellino” di Palermo ed il “Vincenzo Florio” di Birgi. La proposta venne avanzata a suo tempo dal governatore Musumeci, che la rilanciò nel corso di una sua visita all’aeroporto della provincia di Trapani. Ma questo progetto ancora non decolla. E ieri il sindaco Tranchida, senza troppi giri di parole, ha rivolto un duro affondo a Leoluca Orlando, parlando di una situazione inaccettabile. Il primo cittadino trapanese ha detto chiaramente al collega palermitano che non può venire a parlare di area vasta e sistema integrato dei trasporti quando invece, parole testuali di Tranchida “si pensa di continuare a cannibalizzare il nostro territorio”. Il sindaco di Trapani ha chiamato in causa anche la vicenda Ryanair, ricordando come la compagnia aerea assicurava su Birgi 2 milioni di arrivi con un corrispettivo di 7 euro a passeggero. Ma nel tempo “Palermo ha fagocitato Birgi, offrendo 11 euro a passeggero a Ryanair” ha rimarcato Tranchida, e “dirottando così due milioni di passeggeri” da Trapani al capoluogo siciliano. Un’operazione definita da Tranchida, nel suo affondo a Leoluca Orlando, di “cannibalismo politico rispetto ad un’auspicale visione di area vasta”, argomento di cui si è parlato ieri nel corso del convegno tenuto a Marsala, che tra gli altri ha visto la presenza di Tullio Giuffrè, il presidente di Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di punta Rais. Che dal canto suo si è detto pronto ad avviare un ragionamento per mettere a sistema lo scalo palermitano con quello trapanese in un unico polo aeroportuale.
Intanto ieri a Trapani e Marsala cittadini, studenti e operatori economici hanno manifestato per dire “no all’isolamento” e chiedere un aeroporto pienamente operativo a servizio del territorio e delle aspettative del settore turistico.
Dopo il corteo da piazza Vittorio Emanuale a Palazzo D’Alì da Trapani è partita la carovana di mezzi diretti a Marsala, dove nel frattempo era in corso il sit in promosso dagli operatori e cittadini marsalesi, sempre per dire no all’isolamento. Alla fine il gruppo proveniente da Trapani si è unito con quello di Marsala per una manifestazione di protesta unica.
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