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L’Almanacco del giorno

Oggi è Giovedì 28 marzo. Siamo nel 88º giorno dell’anno e mancano 278 giorni alla fine del 2024.

A Trapani, il sole sorge alle 06:01 e tramonta alle 18:30.

La luna è calante, illuminata al 91%.

Santo del giorno: Santo Stefano Harding, monaco cristiano e abate inglese. Nato nel 1059 in una famiglia nobile della contea del Dorset, nell’Inghilterra Meridionale, si avvicinò presto alla vita monastica e prese i voti nell’abbazia benedettina di Sherborne. Con l’invasione normanna fu costretto a lasciare la vita monastica e scappò in Scozia e poi a Parigi, dove terminò gli studi. Intraprese presto un pellegrinaggio verso Roma per redimersi dall’abbandono della vita monastica. Tornando verso l’Inghilterra, conobbe Roberto di Molesme, fondatore dell’abbazia di Molesme in Borgogna che affascinò talmente Stefano che decise di rimanervi. Insieme ad Alberico, Roberto e Stefano fondarono un nuovo monastero a Cîteaux, vicino a Digione. Per organizzare la vita all’interno del monastero, Stefano redisse la Charta Caritatis, uno degli statuti dell’ordine cistercense.

Proverbio siciliano: “Cu è sciuccu e luogu s’appiglia, pì cca è sulu sciuèbbicu.” (Trad.”Chi ha sete e trova un luogo dove bere, per lui è solo un goccio”).

Aforisma del giorno: “Nel silenzio della croce, si compie il mistero dell’amore più grande.” – celebrando il giovedì Santo.

Nati oggi: Il 28 marzo 1986 nasce Lady Gaga, cantautrice, compositrice e attrice statunitense

Accadde oggi: il 28 marzo 1776 Caterina la grande concesse al principe Urusov una licenza per organizzare performance teatrali, balletti e altre forme di spettacolo a Mosca, in collaborazione con l’impresario inglese Michael Maddox: nasceva l’antenata della compagnia del Bolshoi. All’inizio le esibizioni si tenevano in case private, solo più avanti sorgerà il grande edificio neoclassico su piazza Teatralnaya (progettato da Alberto Cavos), uno dei templi mondiali della lirica e della danza. In un altro monumento alle arti sceniche, alla Scala, il 28 marzo 1896 andò in scena la prima di Andrea Chénier di Umberto Giordano. Ambientata nella Francia della rivoluzione, ispirata alla vera storia del poeta André Marie Chénier (ghigliottinato nel 1794), l’opera è famosa soprattutto per l’aria che Maddalena canta nel terzo atto: “La mamma morta m’hanno alla porta della stanza mia. Moriva e mi salvava…”

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