di Mario Torrente
Adesso c’è una certezza in più per quel che riguarda il problema degli allagamenti a Trapani. Cominciamo col dire che lo studio commissionato dall’amministrazione comunale di Trapani alla Techinital e predisposto dall’ingegnere Simone Venturini permetterà di avere un quadro completo sui motivi che portano la città sott’acqua al primo cader di pioggia. Il secondo dato è che, dopo che ne se parla da anni, adesso si sa con certezza, documenti alla mano, da dove passava il canale Scalabrino, che raccoglieva un bel po’ delle acque piovane per scaricarle a mare nella zona del porto dopo essere passato dalla zone che oggi corrispondono alla vie Marconi, Canale Scalabrino, viale Regione Siciliana, via Marsala, Virgilio e salina Collegio. E forse da questo antico tracciato delle vie dell’acqua potrebbero arrivare alcune soluzioni.
Il terzo dato da prendere in esame è che appare sempre più evidente come le strade non si allaghino per i tombini ostruiti. C’è, invece, un problema molto più serio che rimanda al deflusso delle acque ed alla necessità di ripristinare la permeabilizzazione del suolo. Che far quindi? I tecnici hanno fatto la loro parte, ora spetta alla politica prendere le decisioni per risolvere una volta e per tutte il problema, avviando un serio confronto sul futuro della città, sia sopra che sotto il suolo. Cominciando a valutare la possibilità di riaprire il centro urbano innanzitutto per ripristinare e gestire il deflusso delle acque. Se il caso, facendo canali e tubature in grado di reggere un maggiore apporto di acqua piovana in caso di eventi meteo estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Serve davvero un atto di coraggio per riportare alla luce le antiche vie d’acqua, realizzandone anche di nuove. Contestualmente iniziando a togliere asfalto e cemento per fare respirare nuovamente il suolo, permettendo così il drenaggio delle acque piovane. Con tutti i benefici anche in termini di ambiente e biodiversità. Ci chiediamo, davanti alle sfide del futuro, quale sarà la risposta della politica e della classe dirigente trapanese.
Ascolta l’intervista all’ingegnere Simone Venturini e al dirigente del settore lavori pubblici di Trapani Orazio Amenta