Dopo una flessione registrata nei mesi scorsi, tornano a crescere – e con rapidità – i casi di truffa ai danni di anziani nella provincia di Trapani. Nelle ultime settimane, i carabinieri hanno raccolto diverse segnalazioni, in particolare da Trapani e Mazara del Vallo, dove si moltiplicano gli episodi che seguono un copione ormai noto, ma con varianti sempre più subdole.
Eppure, non sono mancati arresti, denunce e – soprattutto – campagne di sensibilizzazione condotte dalle forze dell’ordine nei mesi scorsi, proprio per mettere in guardia le persone più fragili. Ma i truffatori, verosimilmente ben organizzati e aggiornati, stanno cambiando metodo. Se prima lo schema più utilizzato era quello del finto incidente stradale, oggi a far leva sulla paura sono altri espedienti.
La dinamica è, ancora una volta, ben studiata. Il truffatore, spacciandosi per un carabiniere, telefona alla vittima – quasi sempre un anziano – raccontando che nella zona si è appena verificato un furto in abitazione. Con tono rassicurante ma fermo, invita l’interlocutore a “verificare” l’oro custodito in casa, per accertarsi che non vi siano gioielli rubati. A quel punto entra in scena il complice: il finto carabiniere si presenta direttamente a casa dell’anziano. Una volta entrato, chiede di vedere i monili, distrae la vittima con un pretesto banale – un bicchiere d’acqua, una firma, un controllo – e si dilegua con il bottino.
Un copione che, solo negli ultimi giorni, è stato messo in atto più volte tra Trapani e Mazara, dove le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli e rinnovano l’appello alla massima attenzione. “Nessun carabiniere chiede denaro o oro – ribadiscono i militari – se ricevete una chiamata sospetta, contattate subito il 112”.
L’invito, rivolto in particolare alle famiglie, è quello di parlare con gli anziani, spiegare i rischi e raccomandare di non aprire la porta a sconosciuti.