Quasi 15 millimetri di pioggia in poco più di tre ore. L’equivalente del 30% della quantità d’acqua che piove ogni anno sull’isola. Una pioggia torrenziale che, con termine abusato, viene definita bomba d’acqua dando a questo fenomeno atmosferico il tono della eccezionalità. Invece dovremmo prendere atto che le precipitazioni intense, al di fuori delle precedenti rilevazioni meteorologiche, stanno divenendo la normalità.
Case allagate e muri franati sono i danni più rilevanti che sono stati registrati stamani, al risveglio dell’isola dopo la tempesta. Numerosi gli interventi del piccolo distaccamento dei vigili del fuoco per verificare le condizioni di staticità di alcune case. Molte abitazioni sono state evacuate per il rischio crollo. Stamane rinviato anche un funerale che avrebbe dovuto tenersi nella chiesa madre. I locali della chiesa sono allagati. Pioggia, vento e mare agitato hanno causato l’affondamento di alcune piccole imbarcazioni ormeggiate nel porto.
L’amministrazione comunale, che ha avviato la valutazione dei danni, soprattutto al sistema viario, sta predisponendo la richiesta di riconoscimento di calamità naturale. La preoccupazione permane poiché l’allerta della protezione civile è ancora alto per domani e dopodomani e non riguarda solo la parte orientale della Sicilia.
Il 10 settembre scorso una tromba d’aria che percorse alcune centinaia di metri sulla strada perimetrale dell’isola provocò due morti e nove feriti.