Il sito specializzato orizzontescuola.it cita il parere dell’Ufficio Scolastico di Trapani come fonte di interpretazione delle competenze sulla assistenza agli alunni disabili delle scuole elementari medie e superiori in Sicilia. “La competenza alla fornitura degli assistenti alla comunicazione e degli assistenti igienico-personali, è ancora in capo alla Regione e/o degli Enti locali, mentre, il Ministero dell’Istruzione attraverso la formazione dei Collaboratori scolastici deve fornire un’assistenza di base”, così sintetizza il sito.

“Pertanto – conclude orizzontescuola.it citando ancora la nota dell’Ufficio Scolastico di Trapani – i Dirigenti scolastici nel caso venga richiesta la figura dell’assistente igienico personale, dovranno verificare se tale assistenza possa qualificarsi di “base”, quindi, possa essere garantita ordinariamente con l’Organico dei Collaboratori scolastici a disposizione, nel caso invece sia richiesta un’assistenza igienico personale specifica per singolo alunno o per alcuni alunni, dovranno richiedere all’Ente locale di competenza la nomina di questa figura specialistica”.

Il comune di Trapani, come noto, dissente da questa interpretazione, ritenendo per intero a carico del Ministero dell’Istruzione, quindi delle scuole e degli assistenti scolastici, cioè i bidelli il servizio di assistenza igienico personale degli alunni disabili. Ed anzi, rilanciando sulla questione, l’amministrazione ha sollecitato la Regione Siciliana a legiferare e ad intervenire sulla questione anche per le scuole elementari e medie, come ha già fatto per le scuole superiori disponendo un finanziamento per l’assistenza integrativa, laddove non sia in grado di operare l’istituzione scolastica. I tempi per normare però sono molto lunghi, nel frattempo molti bambini non possono andare a scuola o lo fanno con discontinuità.

La battaglia dal terreno normativo si sposta anche su quello politico. La deputata regionale, Elonora Lo Curto, ha addirittura chiesto l’intervento di un commissario ad acta che con i poteri sostitutivi intervenga sulla materia, mentre la consigliera Anna Garuccio, ricorda che il sindaco Tranchida ha avuto a disposizione tutto l’aiuto normativo possibile anche durante il consiglio comunale straordinario ed urgente. «È paradossale – continua Garuccio – che proprio il sindaco della città di Trapani, sia caduto in questo errore avendo a disposizione la nota dell’ufficio scolastico provinciale, che è diventata il punto di riferimento normativo al fine di evitare dubbi e fraintendimenti nell’erogazione del servizio igienico personale di tipo specialistico».