Le tre domande della Domenica a Andrea Salvaggio, membro fondatore del progetto “Salotti Trapanesi” che promuove la cultura in città.
Come nasce e quando nasce “Salotti Trapanesi”?
Come nasce un’idea? Come nasce un organismo? In modo casuale e per necessita’ allo stesso tempo. Cosi’ questo progetto alla fine sembra realizzare il bisogno latente delle persone di confrontarsi tra loro. L’impulso alla realizzazione invece e’ partito dall’osservazione di piccoli contesti in cui conoscenze e culture diverse si incontravano andando a favorire la diffusione dell’informazione.
Vedendo, poi, in un pomeriggio di festa a casa di un nostro amico, che parte degli invitati, sebbene non si conoscessero tra loro, formavano molto velocemente dei cluster di dialogo, ho voluto riproporre con un gruppo di volenterosi le stesse condizioni di intimita’ e varieta’ adornandole di stimoli come possono essere i luoghi o personaggi altamente interessanti”.
“Qual è la vostra filosofia? A cosa vi ispirate?”
Essendo un progetto, non parlerei propriamente di “filosofia” ma di modo di agire per il raggiungimento di obiettivi come quello di levare un movimento culturale. Si puo’ comunque intravedere una forma di filosofia nel motto “GRATIAM GRATUS”, vista la natura senza lucro del progetto.
Posso invece affermare con sicurezza di non ispirarci a dei modelli ben precisi, che potrebbero apparire vincolanti, ma a tutte insieme quelle realta’ sensibili che stanno nascendo in questi anni nel mondo, dalle residenze artistiche agli ecovillaggi, dai centri culturali di recupero urbano agli art-hotel.
Quali sono i vostri progetti?
Abbiamo in cantiere un ciclo di “Concept” che coinvolgeranno pian piano le Attivita’, le Associazioni Culturali (per adesso del Trapanese) e chiunque voglia prestare un po’ del proprio tempo a realizzarli.
Saro’ spoiler: vorremmo realizzare prima della fine dell’inverno una “Esposizione Diffusa” di arti figurative per tutto il centro storico e per la primavera c’e’ gia’ un piano di riqualificazione di alcune zone della città.