di Luigi Todaro
Un barlume di speranza dopo anni di oblio, silenzi assordanti, paradossi, contraddizioni e un finanziamento svanito nel nulla, tra l’esasperazione di chi, ancora oggi, non può tornare nella propria casa e di chi ha dovuto interrompere un’attività turistica. L’amministrazione comunale di San Vito Lo Capo, sotto la guida del sindaco Francesco La Sala, ha finalmente avviato l’iter per richiedere un nuovo finanziamento destinato alla messa in sicurezza del costone roccioso che sovrasta la strada per la Riserva dello Zingaro. Un intervento atteso da tempo, reso quanto mai necessario dalla frana del marzo 2021 che ha interessato Monte Monaco. In quella circostanza, diversi massi precipitarono a valle: uno raggiunse la carreggiata, un altro si schiantò contro un immobile, mentre un terzo, di oltre 25 metri cubi, rimase pericolosamente in bilico sulla montagna ed è tuttora lì.
Tre famiglie furono costrette ad abbandonare le loro abitazioni e, a distanza di tempo, non sono ancora riuscite a rientrarvi. Un’attività ha dovuto chiudere i battenti. Nonostante il rischio di nuovi cedimenti, la strada è rimasta aperta al traffico ed è particolarmente frequentata durante la stagione turistica. Uno dei tanti paradossi che caratterizza questa vicenda senza fine. Fortunatamente, la frana non ha provocato né vittime né feriti, ma un residente si è trovato con un masso dentro casa, scampando al pericolo per un soffio. All’epoca, l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Peraino emise ordinanze di sgombero e si adoperò per mettere in sicurezza il tratto del Monte Monaco, riuscendo anche ad ottenere un finanziamento. Tuttavia, con la fine del mandato, la Giunta decadde e tutto si bloccò. Oggi, però, qualcosa a San Vito sembra finalmente muoversi.