Pellegrino: “Sono sereno sull’esito del processo”

Il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino

Così il deputato regionale dopo il rinvio a giudizio

“I due elettori, che secondo l’accusa mi avrebbero votato per aver ricevuto da me generi alimentari, peraltro in epoca successiva alla mia elezione,  sono stati già assolti dal Tribunale di Marsala perché il fatto non sussiste. Così scrive il deputato regionale in una nota affidata alla stampa. Il parlamentare di Forza Italia ieri è stato rinviato a giudizio dal Gup  di Palermo per il reato di corruzione elettorale. “La logica e la coerenza- prosegue-, che debbono informare e sostenere ogni comportamento umano, e quindi anche le decisioni giudiziarie, autorizzavano ad attendermi ragionevolmente un provvedimento di archiviazione. Così non è stato”.

 Pellegrino ricevette una informazione di garanzia 2019, nell’ambito dell’indagine “Mafia Bet”, coordinata dalla DDA di Palermo, che portò in carcere gli imprenditori di Campobello di Mazara Salvatore “Mario” Giorgi e Calogero Jonn Luppino, zio e nipote, nonché Francesco Catalanotto, di 47, di Castelvetrano, gestore di un centro scommesse a Campobello, accusati di associazione mafiosa, estorsione e corruzione elettorale. All’on. Pellegrino, comunque, non venne contestata l’aggravante mafiosa. Secondo l’accusa, Giorgi e Luppino, obbedendo agli ordini inviati dal carcere dal boss detenuto Franco Luppino, avrebbero sostenuto la candidatura del politico alle regionali del 2017,  promettendo e distribuendo generi alimentari agli elettori in cambio della promessa di voto.

Sono, comunque, assolutamente sereno sull’esito del processo –aggiunge Pellegrino – e su una sentenza che provi la mia assoluta estraneità ai fatti, confortato, nonostante la spiacevole vicenda, dal costante affetto e dalla reiterata e confermata stima di chi conosce me e la mia storia professionale, politica e familiare”.