Le due forze politiche di Buseto Palizzolo, “Evoluzione Buseto” e “Indaco il nuovo colore per Buseto”, hanno deciso di unire le loro forze per affrontare la questione dei parchi eolici e del fotovoltaico a terra, impianti “che minacciano gravemente l’intero territorio – si legge in una nota – causando danni permanenti paesaggistici. Tutto nasce dal basso, da cittadini comuni che hanno deciso di affrontare il grave problema riuscendo a creare interesse collettivo e unione tra le forze politiche territoriali e anche nei banchi del Consiglio comunale. Il sindaco di Buseto Palizzolo Francesco Poma si è mostrato disponibile sin da subito per attivare azioni amministrative per fermare questo fenomeno”.
Dunque al centro della presa di posizione ci sono aspetti legati alla salvaguardia del paesaggio, ma anche i risvolti legati al comparto turistico. E non solo. Le “torri del vento”, con le loro grando pali, non convincono cittadini e amministratori. E da Buseto Palizzolo ha preso forma un fermo “no”. Si sono già tenuti i primi incontri locali e costituito una delegazione composta sia da membri dell’opposizione che della maggioranza. “Si sono affrontati argomenti – continua la nota sottoscritta dai rappresentanti delle due forze politiche – affinché si delineasse un percorso a difesa del territorio nello specifico di carattere paesaggistico, economico sociale e patrimonio storico”.
Tra l’altro nei giorni scorsi una delegazione formata dal vice indaco Roberto Pellegrino, dal responsabile politico e capogruppo di minoranza in consiglio comunale Antonella Adragna e dai consiglieri Tatiana Lombardo, Maria Simonte e Alessandro Ferlito, hanno parteciapto ad un’assemblea nazionale organizzata dagli Stati Generali a Roma, insieme a sindaci, esponenti politici e deputati provenienti da tutta Italia. La delegazione è stata accreditata, grazie all’ Asociazione Nazionale di Italia Nostra e dal Suo presidente nazionale Michele Campisi. Al termine dell’assemblea è stato redatto un documento unico da presentare al governo Nazionale.
Il grido di allarme delle due forze politiche di Bustero Palizzolo riguarda anche 750 ettari di verde del Bosco Scorace, ma anche Monte Luziano, un rilievo maestoso con un panorama mozzafiato, che per la pendenza delle sue pendici ha reso impossibile lo sfruttamento agricolo, garantendo così le condizioni fisiche e chimiche basilari al mantenimento e allo sviluppo di alcune specie vegetali e animali che risultano scomparse nei dintorni, un sito sottoposto persino a vincolo archeologico. Ed anche qui si parla di un parco eolico da un lato e dai pannelli fotovoltaici dall’altro!”,
C’è poi il Baglio Murfi, che è “il simbolo della storia agricola e socio economica e culturale di Buseto e bene storico censito tra i beni isolati sottoposti a tutela, eppure è accerchiato dai pali che spezzano il meraviglioso panorama e dai rumori insopportabili delle turbine. Tutte queste aree strategiche per il vento, sono state individuate e rapite! In nome di quella che si propone come transizione ecologica”, si legge sempre nel documento di “Evoluzione Buseto” e “Indaco il nuovo colore per Buseto”, .
“In un ambito rurale – continiua la nota – a vocazione prettamente agricola connotato da un sistema fitto di valori paesaggistici e culturali integri, come quello di Buseto si vuole continuare ad introdurre sempre più, pali eolici, pannelli fotovoltaici, agri voltaici, un sistema tecnologico estraneo e fuori scala che altera e trasforma la struttura paesaggistica fruibile, che sta provocando un disastro ambientale, culturale ed economico”.
“Noi di Buseto non ci fermeremo e prossimamente, presso il nostro paese, si organizzerà una manifestazione di risonanza provinciale per dire NO”, hanno annunciato gli amministratori busetani.
Di seguito uno stralcio integrale del documento diramato da “Evoluzione Buseto” e “Indaco il nuovo colore per Buseto”, che hanno deciso di unire le loro forze per affrontare con il fenomeno dei parchi eolici e del fotovoltaico a terra.
Nel PIANO PAESAGGISTICO AMBITO 1 nell’AREA DEI RILIEVI DEL TRAPANESE, in merito a Buseto si afferma che l’offerta turistica si basa, e si baserà sempre più sull’eccezionale contestualità che il territorio conserva , sommando le molteplici aree a valenze ambientali, naturalistiche, monumentali ed archeologiche.
Come già accaduto, operatori turistici hanno rinunciato ad investire a Buseto Palizzolo per la presenza di impianti e/o di progetti di impianti eolici e fotovoltaici nelle vicinanze del sito da valorizzare; in alcuni casi ciò ha prodotto contenziosi tra gli investitori e le imprese di produzione di energia e tutto ciò vuol dire rinunciare ad uno sviluppo turistico del territorio, svendendolo alle multinazionali delle energie rinnovabili.
Le valutazioni negative dalla Soprintendenza, che più volte, ha ritenuto l’installazione di ulteriori aerogeneratori incompatibili con i valori panoramici /storico culturali e naturalistici, in riferimento alle Aree e ai Beni storici/Isolati, perché porterebbero a un eccessivo impatto paesaggistico, e arrecherebbero uno sconvolgimento dei caratteri del territorio, e nonostante ciò gli impianti a Buseto continuano a proliferare!!!
E i progetti in corso di autorizzazione ricadenti sul nostro territorio aumentano di giorno in giorno!!
Non possiamo permettere che il beneficio, il vantaggio per pochi sia ottenuto a scapito di un’intera comunità, e che questa debba patire le conseguenze drammatiche di scelte fatte da altri, con la svendita del nostro territorio a sfavore delle prospettive di sviluppo che tutti Noi vogliamo per il nostro Comune.
Chiediamo che si trovino soluzioni per trovare un equilibrio tra il progresso tecnologico e la conservazione ambientale.
Che si facciano delle norme adeguate contribuendo ugualmente alla transizione verso un futuro più sostenibile e consapevole, noi dal canto nostro abbiamo già contribuito alla produzione di energia, compromettendo abbondantemente il nostro territorio, quindi diciamo NO alla realizzazione di ulteriori impianti che potranno soltanto amplificare i danni già presenti.