Malattie evitabili, in Sicilia è allarme prevenzione

Troppo pochi siciliani aderiscono agli screening gratuiti offerti dalle Aziende Sanitarie Provinciali e cresce, intanto, il peso dei principali fattori di rischio: aumento dell’obesità infantile, colesterolo alto tra gli adulti, sedentarietà diffusa e un preoccupante incremento dei casi di infarto nella fascia tra i 40 e i 50 anni. È questo il quadro emerso durante il confronto scientifico-istituzionale “Le malattie evitabili”, ospitato al Palazzo dei Normanni nell’ambito dell’iniziativa “Muoviti”.

L’incontro ha riunito esperti, medici, istituzioni e professionisti del mondo sportivo per costruire un fronte comune contro le patologie croniche e promuovere una vera cultura della prevenzione.

Tra i punti più critici, spiccano l’obesità infantile e l’inattività della popolazione adulta con la Sicilia che occupa i primi posti per sedentarietà.

Le conseguenze si vedono già nei numeri. Sergio Fasullo, direttore dell’UOC di Cardiologia dell’ospedale Ingrassia di Palermo, ha evidenziato che «tra i 40 e i 50 anni l’incidenza dell’infarto ha raggiunto il 18%» e ha lanciato un appello: «Colesterolo LDL sotto i 100 e attività fisica fin da bambini, se vogliamo davvero ridurre la mortalità».

A preoccupare è anche il ritardo culturale nella gestione della prevenzione.