“Un futuro aprile”: la memoria della strage di Pizzolungo rivive grazie all’arte di Gaspare Occhipinti

È opera dello scultore trapanese Gaspare Occhipinti la riproduzione del monumento ai Gemellini Asta e alla loro madre, Barbara Rizzo Asta, uccisi nella strage mafiosa del 2 aprile 1985 a Pizzolungo. L’opera originale, firmata da Domenico Limuli, è collocata proprio nel luogo della tragedia e rappresenta un simbolo potente della memoria collettiva.

Occhipinti è stato scelto dalla produzione di Rai Fiction e Elysia Film per realizzare la copia del monumento destinata alla scena madre di “Un futuro aprile”, il film per la tv diretto da Graziano Diana, che racconta uno dei capitoli più drammatici della lotta alla mafia. Le riprese sono iniziate tra Trapani e Pizzolungo e porteranno sul piccolo schermo la storia che ha cambiato per sempre la vita di Margherita Asta, sopravvissuta all’attentato che costò la vita alla sua famiglia.

«Ho accolto questo incarico con grande senso di responsabilità – racconta Occhipinti – come se mi fosse stato passato un testimone. Ricordo quel giorno, andavo al terzo anno del Liceo Artistico. Il boato, le sirene, le lacrime. Eravamo solo ragazzi».

Artista di fama, già docente nei principali licei artistici italiani e protagonista di progetti tra Italia ed Europa, Occhipinti ha vissuto con profonda emozione questo ritorno alla memoria. «Lavorare su quell’opera, in quel luogo, è stato straziante e al tempo stesso necessario», ha aggiunto.

Il film, destinato a Rai 1, si preannuncia come un’opera intensa e toccante, in cui arte e racconto si fondono per non dimenticare. E in cui la scultura torna ad essere testimone silenzioso, ma potentissimo, della verità.