La Città di Misterbianco ha ricordato il maresciallo Alfredo Agosta, assassinato dalla mafia nel 1982 a Catania.
Al maresciallo è stata infatti intitolata una strada con una cerimonia solenne in via Agosta, dove hanno partecipato le Istituzioni.
Il sindaco Marco Corsaro ha rimarcato il valore dell’iniziativa e della massiccia presenza istituzionale registratasi a Misterbianco.
«Con l’intitolazione di una via ad Alfredo Agosta – ha affermato Corsaro – rendiamo il giusto tributo a una figura che, per un periodo della sua esistenza purtroppo conclusa tragicamente, ha vissuto nella nostra città.
Il maresciallo Agosta, di origini pozzallesi, morì ucciso mentre faceva il suo mestiere, con scrupolo e attaccamento al ruolo.
Un onore e un dovere, per la nostra Giunta – ha sottolineato il sindaco di Misterbianco – deliberare l’intitolazione di una strada proprio qui al valoroso militare. Sono storie come quella di Agosta, storie di vite vissute nel rispetto dei propri doveri e della legalità, che devono sempre più diventare familiari a tutti noi. Anche attraverso la toponomastica.
Così, con il valore dell’esempio – ha concluso il sindaco Corsaro – si rafforza la lotta alla criminalità».
Dopo il sindaco, ha preso la parola il Colonnello Salvatore Altavilla il quale, nel ripercorrere le tappe della carriera del maresciallo Agosta, ha ricordato il suo costante impegno professionale, iniziato a soli 17 anni.
Nel raccontare gli incarichi del maresciallo, il colonnello ha fatto riferimento al primo riconoscimento ricevuto dal sottufficiale. Giovanissimo, infatti, si distinse durante l’alluvione di Venezia del 1966. Il colonello, poi, ha rievocato i tragici eventi che portarono alla morte il militare il 18 marzo 1982.
Il maresciallo Agosta era in servizio al Nucleo di Polizia Giudiziaria alla Procura della Repubblica di Catania. Pur essendo disarmato, cercò di bloccare i due sicari che avevano appena fatto fuoco verso un pregiudicato all’interno di un’attività commerciale, rimanendo anch’egli ucciso da un colpo di fucile.
«Il maresciallo Alfredo Agosta – ha detto il Colonello Altavilla – è stato e sempre sarà un esempio per tutti i servitori dello Stato. Servitori che, quotidianamente, adempiono al proprio dovere, anche a costo della vita».