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giovedì, Aprile 25, 2024
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“Aiuti immediati”

E’ la richiesta degli operatori economici dopo l’ultimo DPCM. Intervengono anche le associazione di categoria

Mentre continuano in tutta Italia le manifestazioni di protesta da parte degli operatori economici, danneggiati dalle chiusure alle 18 o dalle chiusure totali imposte dall’ultimo DPCM per contrastare la diffusione del coronavirus, il Governo ha varato in queste ore il decreto ristori che prevede indennizzi del 400% per le discoteche, del 200% per ristoranti a piscine e palestre e del 150%  per attività come, ad esempio, bar e pasticcerie.

Di duro colpo all’economia trapanese per le restrizioni inflitte dal DPCM, dopo la crisi determinata dal lockdown, parla Gaspare Ingargiola, segretario provinciale della Confederazione Italiana delle Federazioni Autonome e Presidente UNPI Sicilia.  Il Governo- chiede Ingargiola- deve aiutare concretamente le imprese ed evitare che il Paese cada nel caos evitando che migliaia di famiglie, abbandonate al proprio destino, cadano nell’estrema povertà.  

Il Presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando, invece, esprime apprezzamento per l’inserimento del decreto Ristori della norma che permette alle Regioni a statuto speciale di utilizzare le quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione senza operare la nettizzazione del Fondo Anticipazione Liquidità. “Chiediamo adesso alla Regione – conclude il presidente Orlando  – di assegnare le risorse ai Comuni siciliani stretti da emergenza sanitaria e da una gravissima crisi economica e sociale”.

Anci e  UNPI Sicilia e CIFA Trapani intervengono dopo il decreto ristori, varato nei giorni scorsi dal Governo Nazionale per sostenere le attività economiche costrette a restare chiuse o ad aprire parzialmente dal DPCM.

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