Arte orafa e moda internazionale

Un successo mondiale, quello targato Platimiro e Rosadea Fiorenza padre e figlia. All’evento “Fendi in Hand” che si è tenuto a Roma, nel palazzo della civiltà a Roma, la famosa borsa baguette ripensata con innesti in corallo dalla magistrale arte del maestro corallaio trapanese, è stata fra le più ammirate.

Si chiama “Fendi hand in Hand” e si è tenuto a palazzo della civiltà a Roma. Si tratta di un evento internazionale e molto prestigioso che vede, fra i protagonisti, anche Platimiro Fiorenza e sua figlia Rosadea. Al maestro corallaio è stata, infatti, affidata la rielaborazione della famosa borsa Fendi, la baguette ideata nel 1997 dalla direttrice creativa degli accessori, Silvia Venturini Fendi, e negli anni protagonista di innumerevoli personalizzazioni e varianti.

Platimiro è uno degli artigiani che Fendi ha voluto coinvolgere nel progetto:questa volta però non ha chiamato artisti, designer o figure del beau monde a dare la loro interpretazione. Si è rivolta invece a piccole realtà sparse sul territorio che custodiscono saperi antichi. Nello specifico, è stata fatta una ricerca, regione per regione, con l’intento di valorizzare le incredibili lavorazioni tramandate nei secoli nei diversi punti d’Italia.

Ogni regione è rappresentata da un atelier. Ci sono I pizzi pugliesi, il broccato veneziano, gli arazzi sardi, i vimini marchigiani, i tessuti umbri, il merletto molisano, il filo di ginestra calabro, l’arte orafa della capitale, il cuoio artistico fiorentino, le piume di pavone trentine, l’intarsio campano, la valigeria lombarda, il mosaico emiliano, la canapa valdostana, i tessuti jacquard friulani, il tombolo aquilano, la pittura con l’ago piemontese, il corallo siciliano, il traforo lucano e la filigrana ligure.

E così la fama e la notorietà di Platimiro Fiorenza, l’ultimo “mastru curaddaru” che vive e opera a Trapani, hanno varcato la soglia del mondo della moda e si arricchiscono di un nuovo tassello.

Il maestro artigiano ha elaborato un bozzetto per la baguette – insieme all’aiuto della figlia Rosadea che da anni sta al suo fianco – che unisce il corallo e l’argento nell’antica tecnica tipicamente trapanese del “retroincastro”.

Un evento unico nel suo genere, durante il quale siti della moda, atelier e laboratori rendono omaggio all’artigianato e alla creatività del nostro Paese.
La manifestazione, nata nel 2017, ha portato migliaia di visitatori alla scoperta di quel “saper fare’”, caratteristico delle nostre eccellenze. Questa quarta edizione coinvolge laboratori di alto artigianato di quasi tutte le regioni d’Italia, realizzando una sorta di mappa di tesori sconosciuti, con l’obiettivo di ridare slancio a una delle più importanti attività economiche dello Stivale.
E Trapani è protagonista grazie al Maestro Platimiro Fiorenza.

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