Argomento delicatissimo, situazione scabrosa. Ieri i Carabinieri di Trapani sono intervenuti a seguito di una segnalazione di un’animata lite, in una località che non indichiamo per tutela della privacy delle parti in causa. I militari hanno dovuto sedare una lite tra due donne, una delle quali era giunta da Palermo con l’intenzione di riprendersi la propria figlia biologica che era stata adottata circa 15 anni prima da una famiglia trapanese.
La madre biologica è riuscita a rintracciare la figlia naturale attraverso i social, persino scopriendo l’indirizzo della famiglia adottiva. Fondamentale l’intervento dei militari che hanno calmato gli animi ripristinando in breve tempo un confronto che avrebbe potuto degenerare. La ragazza, oggi maggiorenne non ha assistito alla lite.
La normativa sulle adozioni non consente ai genitori naturali di rintracciare i figli che sono stati dichiarati adottabili. Sui figli “dati in adozione”, i genitori naturali non hanno alcun diritto dato che chi esercita la patria potestà non ha alcun dovere legale verso i genitori naturali.
La legge invece consente ad un ragazzo adottato che abbia compiuto i 25 anni di accedere all’identità della famiglia di origine, quindi di cercare i propri genitori biologici. Se ci sono dei gravi e comprovati motivi l’età scende a 18 anni. Anche i minorenni adottati possono cercare i propri genitori biologici, purché il Tribunale autorizzi con decreto la ricerca dopo una procedura che prevede l’audizione delle persone che il giudice ritenga necessario sentire e abbia accertato che l’accesso a tali informazioni non turbino gravemente l’equilibrio psicofisico del minore.