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venerdì, Aprile 19, 2024
HomeAttualitàDa novanta giorni in Libia, nuova protesta dei familiari dei marittimi

Da novanta giorni in Libia, nuova protesta dei familiari dei marittimi

Sit in questa mattina a Mazara del Vallo

Sono tornati, nonostante la pioggia, a far sentire la loro voce. I familiari dei 18 marittimi bloccati in Libia dal primo settembre scorso, fermati in acque internazionali dalle milizie del generale Haftar, sono scesi ancora una volta in piazza per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda. Assieme a loro, anche il sindaco di Mazara del Vallo del Vallo, Salvatore Quinci: “Novanta giorni sono troppi- ha detto-adesso è davvero finito il tempo della pazienza perchè la nostra comunità attende con molta forza”, ma “in questa vicenda il vero assente è l’Unione europea”.

La moglie di uno dei pescatori Cristina Amabilino ha fatto sapere che “Torneremo in presidio a Montecitorio, il Natale lo passeremo davanti al Parlamento, non possono continuare a far finta che siamo dei fantasmi”.

L’11 novembre la Farnesina aveva organizzato una telefonata collettiva, durante la quale i pescatori bloccati a Bengasi hanno rassicurato i loro familiari sulle condizioni di salute. Dopo quella telefonata, carica di speranza, nulla però è cambiato.

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