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martedì, Marzo 19, 2024
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Erice, verso le elezioni: il “cantiere” forma i gruppi di lavoro

Il cantiere resiliente per Erice 2022 ha costituito i gruppi di lavoro. Niente sigle partitiche o politiche, solo professionisti ed esperti della cosa pubblica i quali stileranno il programma amministrativo per le elezioni della prossima primavera.

di Nicola Baldarotta

Il passo successivo, adesso, sarà quello di lavorare concretamente sul progetto amministrativo da presentare ai cittadini del territorio ericino chiamato al voto nella primavera prossima.

Il Cantiere Resiliente per Erice 2022, così si chiama il progetto alternativo alla Toscano, ha definito i primi ruoli al proprio interno costituendo una commissione dedicata alla strutturazione di una serie proposte per il governo – loro parlano di rinascita – del territorio ericino.

Il compito affidato alla commissione è quello di organizzare gruppi di lavoro

tematici, aperti al contributo di tutti i cittadini, delle categorie, delle imprese, delle

associazioni e di coloro che intendono darsi da fare per migliorare il proprio territorio, per elaborare un progetto che sia sensibile alle esigenze della città e che guardi lontano, offrendo quello sviluppo mancato in questi anni e non più rinviabile.

I componenti, infatti, sono stati scelti in ragione della loro competenza, ciascuno

nel proprio settore, scolastico, sportivo, urbanistico, sociale, imprenditoriale,

turistico, per citarne alcuni, in molti con esperienze in importanti ruoli istituzionali, in modo tale da offrire solide proposte per garantire l’ordinaria amministrazione e con la capacità di saper guidare Erice verso traguardi ambiziosi ma possibili.

Componenti sono: Antonella Sardo, Paola Damiano, Nicola Lamia, Ignazio

Grimaldi, Massimo Zaccarini, Giuseppe Porracchio, Diego Di Discordia, Antonino

Perria, Giuseppe Randazzo, Maurizio Oddo, Francesca Trapani, Pietro Sinatra, Elena

Urso, Roberto Manuguerra, Giuseppe Mauro, Angela Ruggirello, Vincenzo

Testagrossa.

Hanno preferito non anteporre sigle di movimenti e simboli di partito, solo nomi e cognomi come a certificare sin da adesso che si tratta di un progetto amministrativo che vuole abbracciare una corposa identità ericina senza, necessariamente, farne una questione di posizionamento politico.

Ma salta subito, agli occhi di chi legge, un nominativo: quello di Diego Di Discordia, ex consigliere comunale ed ex assessore della Giunta guidata a Trapani dall’allora sindaco Mimmo Fazio. Di Discordia, con la sua presenza nel comitato tecnico politico, sancisce il legame che si è venuto a creare fra i cosiddetti ex Faziosi (cioè buona parte di quelli che rappresentavano lo zoccolo duro dei portatori di voti dellì’ex sindaco ed ex deputato regionale Mimmo Fazio) e il gruppo che fa riferimento a Giuseppe Guaiana. Di Discordia, infatti, è uno dei nominativi proposti proprio dal movimento Amo Erice che a Guaiana fa riferimento. Un accordo, da quello che ci risulta, costruito pian pianino con il gruppo dei cosiddetti Faziosi e cementato di recente.

Un’arma in più per la coalizione che si sta preparando ad affrontare la battaglia elettorale con un progetto alternativo a quello del duo Tranchida-Toscano.

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