Poco più di 15 giorni fa era stato arrestato e posto ai domiciliari con braccialetto elettronico accusato di stalking dopo aver perseguitato la ex convivente, aver tagliato le gomme ed incendiato l’auto di amici della donna per gelosia. Il 32enne trapanese non s’è fermato neppure di fronte alla misura cautelare imposta dai magistrati trapanesi per porre un argine alla sua insensata gelosia verso l’ex convivente che ormai non riusciva più a condurre una vita normale, perseguitata e controllata in ogni suo spostamento.

Infatti nonostante fosse agli arresti domiciliari i carabinieri hanno documentato ulteriori condotte persecutorie, in particolare telefonate ripetute alla ex. I carabinieri hanno seguito una perquisizione domiciliare nel corso della quale sono stati rinvenuti 2 telefoni cellulari e 4 schede sim tutte intestate al 32enne e utilizzate per monitorare, infastidire e stalkerizzare la sua vittima. Messo nero su bianco in un ennesimo rapporto finito sul tavolo della Autorità Giudiziaria per il 32enne è scattato l’aggravamento della misura cautelare emessa dal Tribunale di Trapani ed eseguita dai Carabinieri della Stazione di Misiliscemi che da casa lo ha portato dritto in carcere.

L’uomo ora si trova rinchiuso presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani a disposizione della magistratura.