Erice e la processione dei Misteri

Ieri pomeriggio sono tornati in processione i sette gruppi che ogni Venerdì Santo fanno prendere forma al suggestivo corteo religioso che si snoda per le vie della città del Monte.

di Mario Torrente

Come tradizione ieri pomeriggio ad Erice si è tenuta la processione dei Misteri, che dopo essere uscita alle 15 dalla chiesa di San Giuliano ed avere percorso le strade della città del Monte ha fatto rientro poco dopo il tramonto.

La processione dei Misteri è uscita alle 15 in punto dalla chiesa di San Giuliano per snodarsi, in un’atmosfera molto raccolta e carica di spiritualità e tradizione, tra le vie selciate di Erice, passando per le strade più importanti del centro storico del Monte.

E’ una processione davvero molto suggestiva, immersa in una atmosfera molto particolare, decisamente raccolta e carica di significato, dove a fare da sottofondo ci sono le preghiere dei fedeli recitate assieme al parroco, padre Piero Messana

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Ogni anno la processione segue sempre lo stesso itinerario per rientrare poco dopo il tramonto, attorno alle 19,30. I gruppi dei Misteri di Erice sono antichissimi: risalgono al 1700 e sono arrivati ai giorni nostri per come vennero realizzati secoli addietro, esattamente per come vennero modellati a suo tempo mettendo assieme legno, tela e colla.

E la processione dei Misteri di Erice ha fatto da richiamo a tanti visitatori. Diversi i momenti particolarmente suggestivi che hanno scandito questo importante appuntamento religioso, come il passaggio sotto l’arco della chiesa di San Pietro ed il rientro, poco dopo il tramonto, nella chiesa di San Giuliano.

Il corteo religioso è aperto dai figuranti con addosso una tunica bianca ricamata di rosso, i colori usati dai frati della Congregazione del Purgatorio. Le statue sono leggermente più piccole rispetto a quelle dei Misteri di Trapani ma si inseriscono perfettamente nel contesto ericino.

I gruppi sono in tutto sette e rappresentano i momenti della passione di Cristo, ovvero “Gesù nell’orto dei Getsemani”, “La Flagellazione”, “La Coronazione di spine”, “l’Ascesa al calvario”, il Crocifisso e l’Urna: chiude la processione l’Addolorata, una stupenda immagine della Vergine avvolta nel manto nero. Dietro la vara della Madonna il gonfalone del Comune di Erice con in testa la sindaca Daniela Toscano.

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(foto Mario Torrente)