Le tre domande della domenica a Michele Scandariato

Abbiamo approfondito la sconfitta della Shark di ieri sera e commentato il derby odierno con il Catania

Le tre domande della domenica a Michele Scandariato
Le tre domande della domenica a Michele Scandariato

Un weekend ricco di sport per i trapanesi che ieri sera hanno assistito alla sconfitta della Trapani Shark in trasferta a Sassari, risultato che interrompe la striscia di quattro vittorie consecutive. Questa domenica, invece, l’attesissimo derby con il Catania allo stadio Provinciale dove si celebreranno i 120 anni dalla fondazione del club granata con un kit ad hoc. Abbiamo rivolto le tre domande della domenica al giornalista del Giornale di Sicilia, Michele Scandariato.

Parliamo di basket. Trapani ieri ha avuto percentuali al tiro estremamente basse e per lunghi tratti è sembrato che i granata abbiano giocato quasi con sufficienza. Questo poi ha generato le difficoltà in attacco?

Un passaggio a vuoto ci può stare, contro un’ottima squadra come Sassari che ha fatto peraltro la sua migliore partita stagionale. Paradossalmente i primi 6/7 minuti giocati al limite della perfezione dai granata in vantaggio già 20-8, alla fine forse hanno pesato perché è sembrato che la partita potesse incanalarsi verso l’ennesimo trionfo ma così non è stato. Con il passare dei minuti è salita l’aggressività difensiva di Sassari che con la zona ha tolto certezze a Trapani e poi le percentuali stratosferiche dei sardi soprattutto da tre punti hanno ribaltato l’inerzia della partita. Qualche errore di troppo dalla lunetta (0/6 di Horton per esempio) ha pesato tanto. Forse è mancata un pizzico di umiltà, anche se a pochi minuti dalla fine Trapani era riuscita a ricucire fino a -3 ma in quel momento la grande energia di Sassari ha avuto ancora la meglio.

Oggi il Trapani gioca il derby con il Catania. Si può dire che è un’ultima spiaggia per la corsa ai playoff per i granata?

Oggi è certamente l’ultima spiaggia in vista dei playoff, ma non è detto che anche vincendo la partita si rientra in corsa perché tanto dipende ormai dai risultati degli altri. Certo che dopo 5 sconfitte consecutive ci si attende una risposta di orgoglio da parte di una squadra che nelle ultime settimane è sembrata in balia di se stessa soprattutto nei momenti topici delle partite, pur non giocando male in alcune occasioni come per esempio a Cava. Alla fine gli episodi ci hanno sempre condannato per cui si spera oggi, magari con quel pizzico di entusiasmo che potrebbe portare il ritorno di Kragl, di invertire la rotta prima che sia troppo tardi.

Questo pomeriggio il club celebra i 120 anni. Può essere, secondo te, una motivazione in più per la squadra di Torrente per dare il massimo?

La spinta del pubblico oggi potrebbe essere un fattore importante, la festa per i 120 anni dei granata insieme alle motivazioni che un derby importante come questo potrebbero davvero creare questa atmosfera che serve per scacciare fantasmi e polemiche delle ultime settimane, soprattutto nella testa degli undici che andranno in campo. L’auspicio è che anche il pubblico capisca che il momento è molto delicato e quindi è il momento di sostenere con il massimo coinvolgimento la squadra da ogni settore dello stadio, non solo dalla curva il cui sostegno è sempre encomiabile.

Francesco Torrente