Un tesoro archeologico, ma con le porte chiuse. Dimenticato. È questa la denuncia lanciata dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi, che con un’interrogazione alla Regione Siciliana chiede chiarimenti sulla gestione del Parco Archeologico di Lilibeo a Marsala.
Al centro della questione, la Plateia Aelia, l’antica strada romana che collegava il cuore della città alla costa. Oggi quel collegamento è interrotto, l’accesso è limitato e l’area versa in uno stato di semi-abbandono.
Secondo Ciminnisi, il sito è poco valorizzato, con percorsi turistici approssimativi, vegetazione fuori controllo e strutture precarie. Una situazione che, denuncia, mortifica la storia di Marsala e le sue potenzialità culturali.
«È inaccettabile che un luogo simbolo della nostra identità sia recintato e trascurato. Marsala vuole riappropriarsi della propria storia».
Nel mirino anche la mancata partenza di nuove campagne di scavo e il destino del Baglio Anselmi, sede di reperti unici come la nave punica e la nave oneraria romana. Ciminnisi ricorda che, già nel 2023, aveva sollecitato risposte anche sulla musealizzazione della nave “Marausa 2”.
Sono settecento i cittadini che hanno firmato una petizione per chiedere la riapertura della Plateia Aelia e una gestione più attenta del patrimonio lilibetano. La parola, adesso, passa al Governo regionale.