Fondo di sviluppo, non c’è il quartiere trapanese di Villa Rosina

C'è la possibilità di attingere ai 100 milioni di euro che rientrano nella voce “bando” dei fondi di sviluppo e coesione sociale.

Il completamento delle opere di urbanizzazione per Villa Rosina, importante quartiere di Trapani, con circa 7000 abitanti, è stato escluso dal Fondo di Sviluppo e Coesione. Dalla Regione sono arrivate diverse prese di posizione dai deputati Dario Safina, Cristina Ciminnisi e Peppe Bica. Vediamo di capire come stanno le cose.

Al momento, di certo, c’è che gli abitanti di Villa Rosina dovranno ancora attendere. I progetti di completamento delle opere urbanistiche del quartiere, rete fognaria e riqualificazione, uno di poco più di 8 milioni e mezzo di euro, l’altro di poco più di 5 milioni e mezzo, per un totale di 14 milioni e mezzo circa, non sono rientrati nella programmazione FSC resa nota nei giorni scorsi dalla Regione Siciliana in occasione della firma dell’accordo con il Governo Nazionale. Per essere chiari: le opere per villa Rosina, con questa esclusione, non potranno andare a finanziamento diretto, come era stato in qualche modo assicurato da diverse parti politiche in occasione degli incontri con il comitato di quartiere. Il tentativo di ottenere il finanziamento complessivo di tutte le opere necessarie era stato sostenuto dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi che aveva portato la questione innanzi la commissione ARS per gli affari dell’UE. Sembra vi fosse anche l’accordo tra tutte la parti politiche, di maggioranza e di opposizione. Ma il Governo non s’è presentato alla audizione convocata per conoscere con certezza quale linea di finanziamento sarebbe stata indicata per il completamento delle opere. Tra l’altro, come ricordato dal parlamentare del Pd Dario Safina, il Comune di Trapani ha fornito tutte le carte necessarie, alla luce della nuova legge sugli appalti. E lo scorso aprile era stato chiesto di proporre i due progetti di rigenerazione urbana, per un ammontare di 14 milioni di euro, come finanziabili all’interno dei fondi di sviluppo e coesione.

La notizia dell’esclusione delle opere a Villa Rosina ha suscitato le ferme prese di posizione dei deputati Ciminnisi e Safina, che con i rispettivi comunicati stampa hanno rivolto un duro affondo politico al Governo Regionale e quindi della maggioranza. Di contro dal centrodestra il parlamentare regionale di Fratelli d’Italia Peppe Bica, in una nota diramata ha invece rassicurato sull’intervento politico dell’esecutivo guidato dal presidente Schifani, rimandando alla programmazione prevista alla programmazione Bando pubblico per la riqualificazione dei centri urbani della Regione Siciliana, dove sono previsti 100 milioni di euro.

Il primo dato certo, dunque, è che Villa Rosina non rientra nell’elenco dei finanziamenti diretti sui fondi FSC. C’è però la possibilità di accesso, sempre sui fondi di sviluppo e coesione, ad una voce di ripartizione che ammonta complessivamente a 100 milioni di euro per la “riqualificazione urbana dei centri abitati della Regione Siciliana”. Soldi che saranno messi “a bando”. Questo vuol dire che ciascuno dei 391 comuni siciliani potrà partecipare con i propri progetti per accedere ai finanziamenti. Quindi il Comune di Trapani, se vorrà accedere ai fondi FSC, dovrà prendere parte a questo bando. I progetti saranno quindi valutati, sulla base dei parametri di merito stabiliti nel bando, e posti in una graduatoria. A questo punto si potrebbero aprire diversi scenari: anche ammesso che non tutti i comuni siciliani partecipino al bando, tra questi si aprirà una competizione sulle urgenze e qualità del progetto e sulla compiutezza del progetto stesso. E c’è da vedere se i progetti rientreranno tra quelli finanziabili e in che importo.

I cittadini di Villa Rosina, uno dei quartieri più densamente abitanti della città, dovranno dunque aspettare e sperare che il progetto da 14 milioni e mezzo di euro risponda a tutti i criteri del bando tale da assicurarsi l’intero finanziamento in capo ai 100 milioni di euro disponibili. E non è escluso che si possano innescare dei meccanismi di cofinanziamento: questo vuol dire che una parte dei soldi li dovrebbe mettere il Comune. Come ovvio, siamo nella fase delle ipotesi, che tali resteranno fino a quando non usciranno i bandi, che a questo punto si spera che vengano pubblicato al più presto. Per allestire un bando di questa complessità ci vorranno diversi mesi. Poi ci sarà da esaminare i progetti e stilare la graduatoria. Intanto gli abitanti di Villa Rosina possono continuare ad aspettare.

Mario Torrente