La notizia della possibile nomina di Annalisa Tardino, ex europarlamentare della Lega, alla guida dell’Autorità Portuale del Mare della Sicilia Occidentale ha acceso un’ondata di critiche politiche che travolgono il presidente della Regione, Renato Schifani, accusato di voler sacrificare lo sviluppo dell’isola in nome di logiche di spartizione partitica. Il Movimento 5 Stelle all’Ars ha parlato di “baratto dello sviluppo della Sicilia con le poltrone per gli amici”, accusando il presidente della Regione, Renato Schifani, di cedere ai diktat di Salvini e di sacrificare competenza e continuità in nome di accordi politici.
Secondo i deputati M5S, Tardino non avrebbe alcuna esperienza specifica per guidare l’Ente. I pentastellati hanno invitato Schifani a tutelare l’interesse della Sicilia e non quello della coalizione di governo. Critiche dure arrivano anche dal Partito Democratico. Il deputato regionale Dario Safina ha annunciato la richiesta di un’audizione urgente in Commissione Trasporti per chiarire le ragioni della scelta, evidenziando i rischi di interrompere il percorso di rilancio avviato con Pasqualino Monti, in particolare con progetti come il waterfront del porto di Trapani. La deputata Pd Giovanna Iacono ha annunciato un’interrogazione parlamentare per sapere se ci sia stata una selezione pubblica e trasparente e perché non siano stati coinvolti enti locali e stakeholder. Le opposizioni giudicano la nomina “inaccettabile” e promettono battaglia istituzionale per impedire quella che ritengono una spartizione politica ai danni dello sviluppo economico dell’isola.