Si è svolto ieri sera presso il lido AC Life Style Beach sul lungomare di Trapani l’evento “Incontriamoci e raccontiamoci”. L’incontro nasce dalla volontà di Ivana Mazzarella di testimoniare sui presunti effetti avversi che avrebbe subito a seguito della vaccinazione contro il COVID-19.
La trapanese che ormai vive lontano dalla sua città da anni, è figlia dello noto dottore Giuseppe, storico medico del Trapani Calcio per quasi mezzo secolo. Ivana avrebbe continuato a produrre anticorpi IgG contro la proteina Spike del virus SARS-CoV-2, anche a distanza di circa due anni ed avrebbe riscontrato nel tempo anche difficoltà a deambulare e a svolgere normalmente le sue attività quotidiane, anche a causa di alcuni episodi di tachicardia che l’hanno portata ad alcuni esami in cui le è stata diagnosticata la pericardite, un ispessimento del pericardio che continua a limitare la sua qualità di vita.
Mazzarella ha poi raccontato di un episodio particolarmente preoccupante legato alla sua vaccinazione. Dopo aver ricevuto la seconda dose, si è fermata sotto l’ospedale per prendere un caffè con un’amica. Mezz’ora dopo l’iniezione, ha iniziato a sentirsi male e ha avuto un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Fortunatamente, essendo vicina all’ospedale, ha ricevuto immediata assistenza medica e le è stata somministrata una flebo di Lasix.
Il Lasix è un farmaco diuretico contenente furosemide, che viene utilizzato per alleviare i sintomi causati da un accumulo eccessivo di liquidi nel corpo, come ad esempio gli edemi derivanti da problemi cardiaci, epatici, renali e del sangue.
Dopo il ritorno a casa, Mazzarella ha riscontrato difficoltà a deambulare e a svolgere normalmente le sue attività quotidiane. Questa situazione è stato per tanto tempo, particolarmente difficile da accettare, considerando che prima della vaccinazione era una sportiva appassionata. Nonostante i suoi esami prima della vaccinazione fossero nella norma, dopo aver ricevuto la seconda dose ha sviluppato episodi di tachicardia, con battiti che sono arrivati fino a 180 a riposo. Successivamente, le è stata diagnosticata anche la pericardite, che continua a limitare la sua qualità di vita.
All’incontro era presente anche il dottore Giuseppe Franco Cusumano, noto per aver eseguito terapie a domicilio contro il Coronavirus in Sicilia durante la pandemia. La serata si è conclusa con gli interventi di altre presunte vittime di effetti avversi da vaccino, seguiti dall’avvocato Giuseppe Mantia che ha illustrato una misura del Governo in cui sono stati stanziati 150 milioni di euro per gli indennizzi relativi ai danni causati dai vaccini anti-Covid. Non a caso, l’ultimo appello della serata è stato fatto dal professore di latino e greco Mauro Giuffrè, che ha evidenziato le difficoltà economiche di tutte le presunte vittime dei danni collaterali causati dal Covid-19.