“E così, cari telespettatori, sono costretto a interrompere Papaveri e Palloni. L’attentissima Assostampa, sindacato dei giornalisti, ha spiegato come sia incompatibile che io curi una rubrica di tre minuti settimanali per parlare di sport, perché sono a libro paga della Trapani Shark come addetto stampa. Altrimenti, il direttore Nicola Baldarotta e il sottoscritto andrebbero incontro ad ammonizione ed espulsione dall’ordine dei giornalisti. Ineccepibile. Il conflitto di interessi è sempre stato un cavallo di battaglia della nostra democrazia e mai si sono viste tv di proprietà di un presidente del consiglio, in questa nazione. Non fa una piega. Chissà dove era Assostampa quando noi, giornalisti sportivi della città, eravamo querelati da proprietà del Trapani farlocche e mistificatrici. Oppure quando si svolgevano allo stadio delle conferenze stampa surreali, con una mortificazione costante della nostra professionalità. Boh, mistero. Evidentemente, era giusto svegliarsi adesso. Peccato, perché questa settimana avrei voluto raccontarvi di Enzo De Francisci e dell’ultimo dialogo avuto con lui sabato pomeriggio sugli spalti del Sorrentino, dove eravamo entrambi ad assistere ad Accademia-Nissa. Avrei voluto raccontarvi della pessima cultura sportiva esibita dagli stessi spalti contro un giocatore nero della Nissa. A proposito, apro una parentesi, amici di Agrigento, come vedete, quando c’è da denunciare mancanza di cultura sportiva non credo sia giusto fare sconti a nessuno, tanto meno alla propria città. E dispiace che tutto questo sia accaduto a casa dell’Accademia, una società trapanese che ha mostrato cultura sportiva da vendere, arrivando a educare finanche i genitori dei ragazzi del settore giovanile. Ma come si sa, e come avrei voluto raccontare, ad Agrigento, come a Trapani e in tutto il mondo, sono sempre pochi che inquinano il lavoro e l’educazione di tanti. Non sarebbe stato giusto raccontarlo, perché avrei dovuto addirittura dire che la Trapani Shark ha vinto e che Mobio ha fatto una grande partita. Insopportabile, visto che sono pagato dagli Shark. Finalmente, un pezzo di democrazia è conquistato. Cari telespettatori, vi giunga un saluto affettuoso e sincero.”
Fabio Tartamella