domenica, Gennaio 19, 2025
10.6 C
Trapani
HomeAttualitàAlmaviva,  la Regione propone impiego di 130 lavoratori e proroga degli ammortizzatori...

Almaviva,  la Regione propone impiego di 130 lavoratori e proroga degli ammortizzatori sociali

Una soluzione per i lavoratori siciliani di Almaviva sembra profilarsi all’orizzonte. La Regione Sicilia ha avanzato una proposta per l’impiego full time di 130 dipendenti nelle centrali operative del numero unico per le cure non urgenti 116-117, previsto in attivazione nei prossimi mesi. Contestualmente, è stata richiesta al Ministero del Lavoro la proroga della cassa integrazione per tutti i 394 lavoratori dell’azienda, i cui ammortizzatori sociali scadranno domani, 31 dicembre.

La proposta è stata presentata al termine di una riunione a Palazzo d’Orleans, alla presenza del presidente della Regione, Renato Schifani, dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo e dei dirigenti regionali Salvatore Iacolino ed Ettore Foti. «Abbiamo sempre seguito questa vertenza con attenzione», ha dichiarato Schifani. «L’impegno silenzioso ma costante ci ha portato a una proposta concreta, apprezzata dai ministeri del Lavoro e delle Imprese. Speriamo che l’azienda riveda le proprie posizioni, accettando un percorso di responsabilità e sostenibilità per tutelare i lavoratori».

La Regione prevede l’attivazione di due centrali operative del numero 116-117, una a Palermo e una a Catania, che offriranno supporto sanitario e tecnico. Accanto a medici e infermieri, il personale ex Almaviva sarà impiegato in funzioni di contact center e nello sviluppo dell’applicativo web per la gestione delle telefonate. Questa integrazione potrebbe includere anche i Centri unici di prenotazione (Cup) delle aziende sanitarie e ospedaliere.

Entro gennaio 2025, la Regione presenterà al Ministero della Salute il piano per l’attivazione del servizio, che sarà finanziato con 30 milioni di euro stabiliti dall’accordo Stato-Regioni. L’avvio è previsto per il primo semestre del 2025, con una sostenibilità economica garantita per almeno quattro anni. L’obiettivo è duplice: creare un servizio obbligatorio di pubblica utilità e offrire nuove opportunità di impiego a personale qualificato.

Altre notizie