San Vito Lo Capo, protestano 25 operatori balneari

Non si arresta la controversia sul tema delle concessioni balneari in Italia ed, in particolare, a San Vito lo Capo, dopo che l’Amministrazione comunale ha azzerato tutto il lavoro svolto dai concessori balneari locali che – negli anni anni- hanno notevolmente contribuito allo sviluppo turistico del territorio. Venticinque di loro, infatti, hanno presentato opposizione contro l’approvazione del nuovo Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), adottato dalla Giunta Comunale di San Vito Lo Capo il 27 dicembre scorso. Una situazione inconcepibile ed inammissibile denunciata dal consulente legale di CNA nazionale anche alla Presidenza della Regione Siciliana e che evidenzia, fra gli altri punti, come nel nuovo Piano adottato, pur essendo garantita la vigenza delle attuali concessioni, “è sin da subito lesiva la previsione della soppressione delle stesse allo scadere del titolo oggi in essere”. Scadenza prevista per il 31 dicembre 2023, sebbene le concessioni – antecedenti alla Direttiva Servizi- si estendano al 31 dicembre del 2033. I 25 operatori del turismo chiedono alla Regione Siciliana e al Comune di San Vito Lo Capo di riesaminare il PUDM, riaprendone l’istruttoria e garantendo la partecipazione procedimentale degli operatori interessati. L’evoluzione del caso San Vito Lo Capo si appresta a divenire determinante per la riforma della normativa nazionale, tuttora in corso e che ad oggi non risulta ancora allineata alle norme europee.