Messina, ventenne uccisa con una coltellata al collo

Pomeriggio di orrore a Messina per l’ennesimo femminicidio che si consuma nella città dello Stretto. Si chiamava Sara Campanella la 21enne studentessa universitaria originaria di Misilmeri, accoltellata e uccisa a sangue freddo intorno alle 17:30 di ieri all’esterno del Policlinico.
Secondo quanto riferito da diversi testimoni presenti sul luogo della fatale aggressione, la giovane sarebbe stata seguita e importunata da un ragazzo di media statura con indosso dei jeans e un giubbotto di colore nero.
Solo a distanza di qualche ora, la caccia all’uomo avviata dagli inquirenti ha permesso di riconoscere il giovane e fermarlo nei pressi della via Tommaso Cannizzaro, in pieno centro cittadino. Giovane con il quale la ragazza aveva intrattenuto una relazione. La volontà di Sara di chiudere quel rapporto violento, maniacale e malato sarebbe stato il movente dell’omicidio.
Una tragica fatalità in un giorno non casuale: proprio cinque anni fa a perdere la vita era stata Lorena Quaranta, altra giovane iscritta presso l’Università di Messina. Anche lei uccisa dalla furia cieca di un fidanzato che diceva di amarla.
Dopo l’improvvisa aggressione, l’ex fidanzato di Sara si sarebbe subito dileguato tra le viuzze delle baracche e rioni popolari dell’area. Uno dei fendenti scagliati ha reciso in maniera fatale la giugulare della studentessa, che svolgeva il proprio tirocinio al Policlinico poiché iscritta al corso di laurea di Tecniche di laboratorio biomedico.
Sul fatto di sangue proseguono serrate le indagini da parte delle forze dell’ordine, chiamate a ricostruire quanto accaduto nel piazzale antistante lo stadio “Giovanni Celeste”, proprio nei pressi del Policlinico. Il luogo è un’area di attesa per gli studenti che prendono i bus del trasporto pubblico locale o delle compagnie private per fare ritorno alle proprie abitazioni.
Secondo quanto riferito da fonti presenti sul posto, la donna avrebbe perso molto sangue dopo aver ricevuto più coltellate all’altezza del collo. Immediato è stato il trasporto della 21enne in codice rosso al pronto soccorso del Policlinico, distante appena poche centinaia di metri.
Le condizioni sono però subito apparse gravissime ai sanitari intervenuti per tentare di arginare l’emorragia. Vani sono stati i tentativi dei medici di sottoporla a una operazione chirurgica per tentare di salvarle la vita: a meno di un’ora dall’arrivo in ospedale, per Sara non c’è stato più nulla da fare.