La querelle Rizzi-Agricola, sentenza riformata in appello

Non dovrà dare 50mila euro a Maurizio Agricola, a titolo di risarcimento, Enrico Rizzi condannato dal tribunale di Trapani, per diffamazione aggravata nei confronti dell’ex questore di Trapani.

La sentenza di primo grado, infatti, è stata riformata in appello.

L’animalista Enrico Rizzi – lo hanno sancito i giudici della Corte palermitana – dovrà pagare 600 euro di multa e rifondere di 2000 euro la parte civile, ossia l’ex capo della polizia trapanese, Maurizio Agricola.

La vicenda ruotava attorno ad post pubblicato su Facebook. Enrico Rizzi aveva scritto che la sua richiesta all’allora questore di Trapani di intervenire per i pitbull tenuti in condizioni pietose nei quartieri periferici non aveva avuto alcuna risposta.

Secondo l’animalista i cani erano utilizzati in combattimenti clandestini. Post ritenuto diffamatorio da Maurizio Agricola che aveva sporto denuncia. Nell’ ottobre del 2022 arrivò per Rizzi la stangata del tribunale. Ora la sentenza della Corte d’Appello di Palermo.

«I giudici – commenta Rizzi – hanno stabilito che il mio è stato un mero e legittimo esercizio del diritto di critica.

Penso che, al di là di ogni considerazione, ed a distanza di anni dai fatti che risalgono al 2017 – aggiunge l’ animalista – sia davvero singolare che le sentenze del Tribunale di Trapani nei miei confronti siano quasi sempre formulate in maniera tale da costringermi a fare appello. Tenendo conto che lo stesso trattamento non è mai applicato alla mia persona quando sono parte civile. Pazienza – conclude – sarei andato avanti comunque e lo farò ancora».