L’ex Blutec passa al Gruppo Pelligra

L’ex Blutec, adesso, appartiene al Gruppo Pelligra.

Ad annunciare il trasferimento, sui social, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Pienamente soddisfatto il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani.

«Con il completamento della vendita dello stabilimento industriale ex Blutec al Gruppo Pelligra, inizia oggi un nuovo corso per l’area industriale di Termini Imerese – ha detto Schifani.

Un progetto che il mio governo ha fortemente voluto e sostenuto sin dal suo insediamento e che è stato possibile realizzare grazie al dialogo costante con il governo nazionale e, in particolare, con il ministro delle Imprese Adolfo Urso.

Siamo fiduciosi che il Gruppo Pelligra saprà dare nuova vita a un’area che è da sempre fondamentale per l’economia di tutta l’Isola». 

Il trasferimento è stato commentato anche dagli assessori regionali Edy Tamajo e Nuccia Albano.

«È un momento storico per Termini Imerese, per la Sicilia e per la politica industriale italiana – ha detto Tamajo -. Dopo oltre un decennio di abbandono, il governo Schifani ha portato nuova vita in un polo industriale che sembrava perduto. Ringrazio il ministro Adolfo Urso, per il suo impegno concreto, che ha reso possibile il passaggio dell’ex Blutec al gruppo Pelligra, garantendo una soluzione per tutti i lavoratori coinvolti».

Il passaggio formale dell’azienda completato con una cessione dal valore di 8,5 milioni di euro, cifra stabilita dai commissari e accettata da Pelligra Holding Italia.

L’acquirente ha inoltre assunto l’impegno di presentare un piano industriale aggiornato, che prevede l’assorbimento di 350 lavoratori del bacino. Altri 180 dipendenti saranno accompagnati in isopensione grazie all’intervento della Regione e dell’Inps, evitando così qualsiasi licenziamento per i lavoratori.

«Esprimo soddisfazione – ha detto Albano – per quanto fin qui fatto. Dichiaro la disponibilità del mio assessorato, attraverso le politiche attive del lavoro, a essere a fianco degli imprenditori. Dopo oltre un decennio di fallimenti e inoperosità, mi auguro che la vendita dello stabilimento possa rappresentare la prima pietra per costruire una “casa” in grado di accogliere le tante imprese che intendono investire nell’area industriale di Termini Imerese e in tutta l’Isola. Si tratta di una scommessa che abbiamo accettato e questo primo risultato giustifica i nostri sforzi».